Prende il via domani la XXXIV edizione delle Orestiadi di Gibellina, con la direzione artistica di Claudio Collovà. Non è un caso che l’edizione 2015 incominci il 26 giugno, data di nascita di Ludovico Corrao (foto), che delle Orestiadi è stato il fondatore, e per un mese presenta un cartellone di altissimo livello: con tredici gli spettacoli in programma, fra cui quattro prime nazionali. Il primo spettacolo delle Orestiadi è in programma alle 21,30, al Baglio Di Stefano. Si tratta di Addio Roma che va in scena in prima assoluta. A cura di Francesco Carluccio e Francesco La Licata/Fabrizio Lupo e Roberta Barraja; con Elisa Bonazzi (mezzosoprano), Eva Macaggi (soprano), Gaia Mattiuzzi (soprano), Gökmen Sahin (basso), Giacomo Serra (baritono), Michela Ciavatti (clarinetto), Gabriele Maria Ferrante (violoncello), Francesca Fierro (pianoforte), Michele Foresi (violino), Angelica Foschi (fisarmonica), Francesco Rocco (chitarra elettrica), Eugenioprimo Saragoni (percussioni); live electronics Bernardo Lo Sterzo.
Regia di Gianluca Cheli. Addio Roma è la violenza della fame. Una tavola, dei commensali che già conosciamo, umanità che hanno lottato per sedersi a quella tavola, che sono state spinte, invitate, elette, scelte per mangiare a quella tavola. Piene di buoni propositi, hanno mangiato troppo. E non è rimasto nulla né per loro né per chi avrebbe dovuto ancora mangiare. E allora serve una soluzione, un rimedio, una divinità in grado di dare a tutti l’illusione di poter mangiare ancora. Una vacca grassa per le troppe vacche magre. Sempre domani, venerdì 26 giugno, alle 18, nell’Atelier del Baglio Di Stefano è in programma la mostra intitolata Ludovico Corrao: l’identità molteplice.