Teatro Biondo di Palermo: in scena ‘Antonio e Cleopatra’ con Valter Malosti e Anna Della Rosa

Tommaso Le Pera

Antonio e Cleopatra (ph Tommaso Le Pera)

Valter Malosti e Anna Della Rosa sono i protagonisti di Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, che debutta al Teatro Biondo di Palermo mercoledì 5 marzo alle ore 21.00. Proposto con la traduzione e l’adattamento di Nadia Fusini e dello stesso Malosti, che ne è anche il regista, lo spettacolo è coprodotto da:

  • Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale
  • Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
  • Teatro Stabile di Bolzano
  • Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
  • LAC Lugano Arte e Cultura

In scena, al fianco dei due protagonisti, sono presenti: Danilo Nigrelli, Dario Battaglia, Paolo Giovannucci, Paolo Giangrasso, Noemi Grasso, Ivan Graziano, Dario Guidi, Flavio Pieralice, Gabriele Rametta, Carla Vukmirovic. Le scene sono di Margherita Palli, i costumi di Carlo Poggioli, il disegno luci di Cesare Accetta, il progetto sonoro di GUP Alcaro e la cura del movimento di Marco Angelilli. Repliche fino al 9 marzo.

La trama

Nella celebre tragedia shakespeariana, che gioca con l’alto e il basso, la storia, l’eros e il potere, i due straripanti protagonisti vivono la loro travolgente relazione sullo sfondo delle vicende della storia romana che va dal 41 al 30 a.C. Antonio è uno dei triumviri che regge Roma e le terre conquistate, insieme a Lepido e Cesare Ottaviano, suo antagonista anche nell’opera di Shakespeare. Dopo aver contribuito a neutralizzare la minaccia di Pompeo di destabilizzare Roma, ed essersi sposato con la sorella di Ottaviano, Antonio è attratto irresistibilmente dalla “maga” Cleopatra e torna in Egitto nel tentativo di portare a compimento il sogno di Giulio Cesare di creare un impero con il baricentro spostato in Oriente. Pur essendo un grande soldato si deve però inchinare alla superiore abilità strategica di Ottaviano, che poi diventerà Augusto, il primo imperatore dei Romani.

Antonio e Cleopatra sono al centro di un’opera travolgente, basata sulle opposizioni: maschile e femminile, dovere e desiderio, amore e campo di battaglia, giovinezza e vecchiaia, antica verità egiziana e realpolitik romana.

Le parole di Valter Malosti

“Antonio e Cleopatra”, spiega Malosti, “è un’opera disillusa e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco”. È anche “un meraviglioso poema filosofico, mistico e alchemico, che santifica l’eros e gioca con l’alto e il basso”, scritto in versi che Malosti considera “tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana”. Inoltre, aggiunge, è “un teatro della mente che esige ‘un nuovo cielo e una nuova terra’”. In Italia, però, questo testo viene rappresentato raramente, un fatto curioso dato che Cleopatra è una figura iconica dell’antichità, ancora oggi famosissima e “assolutamente moderna”. Tuttavia, “pochi conoscono o hanno letto il testo di Shakespeare”, un capolavoro da scoprire e riscoprire. Per la sua generazione, conclude Malosti, Antonio e Cleopatra richiamano soprattutto “l’immagine, ai limiti del kitsch, della coppia Richard Burton-Liz Taylor”, vista attraverso “la lente del grande cinema hollywoodiano, reso davvero grande dalla regia di Joseph L. Mankiewicz”.