Teatro Biondo Palermo, cartellone all’insegna dei classici

Teatro Biondo Palermo, cartellone all’insegna dei classici
14 giugno 2015

Presentata la stagione di prosa 2015-2016 del teatro Biondo di Palermo. Al centro dell’attenzione i grandi classici, rivisitati o riscritti, a cominciare dall’inaugurazione del 30 ottobre con “I Persiani a Caporetto”, ispirato a Eschilo e dedicato alla disfatta, alla sconfitta nazionale per eccellenza, con tutte le sue simbologie di un certo modo di essere italiani; adattamento e regia sono di Roberto Cavosi, con Anna Maria Guarnieri (foto), e le musiche originali di Marco Betta. Il 20 novembre debutta la coppia più dissacrante del teatro italiano: Ricci e Forte, con ” Stupormundi”, molto liberamente ispirato a “Il Gattopardo”, uno spettacolo che mette a fuoco il disfacimento etico della società siciliana. E ancora un classico a dicembre, con “Verso Medea”, spettacolo-concerto con testo e regia di Emma Dante, musiche dal vivo dei fratelli Mancuso. Omaggio a Michele Perriera a Gennaio con “Kean, passione e seduzione”; in scena Lollo Franco, che torna ad interpretarlo dopo 28 anni con la maturità e i drammi di un attore che la vita ha tormentato, diretto per l’occasione da Jean Laurent Sasportes.

Molta attesa per Pierfrancesco Favino che porta in scena “Servo per due” di Richard Bean, tratto da “Il servitore di due padroni” di Goldoni, con musiche da vivo e ambientata nella Rimini degli anni ’30. Altra presenza gradita e altro classico è Leo Gullotta con “Spirito allegro” di Noel Coward, commedia tra le più divertenti del Novecento. A marzo sarà inscena Roberto Herlitzka, diretto da Roberto Andò, con “Minetti- Ritratto di un artista da vecchio”, anche questo, insieme a “Kean”, è un testo per grande attore che riflette su se stesso. E una bella galleria di attori, da Franco Branciaroli a Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Maurizio Donadoni per “Dipartita finale”, con un chiarissimo riferimento a Beckett. Spettacolo di punta sarà “La dodicesima notte” di Shakespeare che segna il ritorno sulle scene palermitane di Carlo Cecchi, con una produzione di grande rilievo: musiche di Nicola Piovani, costumi di Nanà Cecchi e traduzione di Patrizia Cavalli. Si chiude a maggio con “Horcynus”, tratto dal capolavoro di Stefano D’Arrigo, per la regia di Claudio Collovà, con Manuela Mandracchia. Prossimo appuntamento al Biondo il 21 luglio con uno studio sull’Odissea realizzato da Emma Dante con gli allievi del primo anno della Scuola di teatro.

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