Quando può, Pietro scappa a Napoli per fare shopping e passeggiare. Al suo rientro, si chiude nella sua stanza, si traveste, indossa gli abiti che ha acquistato, calza le décolletés tacco 12, fa spazio nella stanza e balla. A 40 anni incontra il grande amore, ma la sua storia non ha un lieto fine. “Ho scritto questa storia – spiega Emma Dante – perché spero che sulle unioni omosessuali l’Italia colmi il ritardo con l’Europa. Perché detesto la repressione del vero desiderio, del talento. E non ammetto tutto questo disincanto, Pietro non ci prova neanche a scappare, del resto a 40 anni è difficile, il suo passato sfuoca, il suo futuro si accorcia. La sua delusione pian piano si trasforma in indifferenza. Ho conosciuto tanti Pietro. Non li ho mai visti ballare. Li ho sentiti monchi, stretti nella morsa delle loro camerette condominiali. Vorrei vederli ballare, vorrei più spazio per loro. Operetta burlesca è uno spogliarello dell’anima”.