Venti spettacoli distribuiti tra Sala Grande e Sala Strehler, di cui 9 tra produzioni e coproduzioni, sette tipi diversi di abbonamento, che consentono di personalizzare la proposta artistica, sei spettacoli in tourne’. Sono questi i numeri della stagione 2016/2017 del Teatro Biondo di Palermo, una stagione ricca e variegata, che punta sulle emozioni piu’ vive e che prendera’ il via il 28 ottobre con il debutto di Odissea a/r dell’artista principale ospite Emma Dante (foto), spettacolo interpretato dai 23 allievi attori della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Biondo, reduce dal successo dell’anteprima nazionale al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto. La nuova stagione, in sintonia con il progetto artistico che in questi anni ha contribuito a svecchiare il repertorio nel segno della contaminazione e dell’originalita’ delle proposte, spazia dal teatro di narrazione ai classici riletti in chiave contemporanea, dal teatro musicale a quello di impegno civile, dall’umorismo alla sperimentazione.
25 novembre al 4 dicembre Dopo il debutto dell’Odissea, che Emma Dante ha immaginato come una fiaba ironica e movimentata, offrendone una lettura inedita, divertente, dissacrante e allo stesso tempo fedele al poema di Omero, il palcoscenico del Biondo ospitera’, dal 25 novembre al 4 dicembre, Le serve di Jean Genet, coprodotto con il Teatro Stabile di Catania e Teatro e Societa’ e diretto da Giovanni Anfuso. In scena tre grandi e popolari attrici del cinema e del teatro nazionale: Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Vanessa Gravina. Scritto nel 1947 e ispirato a un evento di cronaca che impressiono’ enormemente l’opinione pubblica francese, Le serve e’ considerato il capolavoro di Genet: una perfetta macchina teatrale in cui il gioco del “teatro nel teatro” e’ svelato per mettere a nudo, in modo sorprendente, la menzogna della scena. Claire e Solange, due serve smunte e androgine, vivono un rapporto di amore-odio con la loro padrona, la sontuosa Madame, che incarna tutti gli ideali perduti: eleganza, bellezza, successo.
20 al 29 gennaio A seguire, dal 20 al 29 gennaio, tornano al Biondo Marco Baliani e Lella Costa (foto home), autori e interpreti di Human, che affronta con ironia e impegno l'”odissea ribaltata” dei migranti. I due attori sono partiti dal mito per interrogarsi e interrogarci sul senso profondo del migrare. Da un lato l’Eneide, che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi, e dall’altro il mito di Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte dell’Ellesponto. Human, volutamente sbarrato come a significare la presenza dell’umano e al tempo stesso la sua negazione, si propone di inquietare lo spettatore, turbarlo e assediarlo di domande, e andare a toccare i nervi scoperti della nostra cultura riguardo alla dicotomia umano-disumano.
10 al 19 febbraio Dal 10 al 19 febbraio debuttera’ in prima nazionale Macbeth – Una magari’a, una nuova coproduzione del Biondo e dello Stabile di Catania affidata al regista Vincenzo Pirrotta, che lo interpretera’ insieme a Cinzia Maccagnano. Una rilettura aspra e terrigna del Macbeth shakespeariano, che Pirrotta immagina nel segno di una “magari’a”, una magia, un incantamento intriso di ritualita’ occulte e arcaiche leggende siciliane.
24 febbraio al 5 marzo, per la prima volta a Palermo andra’ in scena l’Orchestra di Piazza Vittorio, un collettivo multietnico nato nel 2002 a Roma nel rione Esquilino, dove gli italiani sono una minoranza etnica. L’Orchestra, diretta da Mario Tronco, rappresenta una realta’ unica ed esemplare, perche’ e’ nata grazie all’auto-tassazione di alcuni cittadini che hanno creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo, promuovendo la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi. Al Teatro Biondo, l’Orchestra proporra’ Il flauto magico, rielaborazione dell’opera di Mozart dove confluiscono generi di varia provenienza, dal folk, al reggae, alla musica classica, passando per il pop e il jazz. Allo stesso modo, anche l’ambientazione dell’opera si fa caleidoscopica: se il Flauto di Mozart si svolgeva in un Egitto fantastico, quello dell’Orchestra e’ ambientato nella societa’ multirazziale dei nostri tempi, ma senza precisi riferimenti alla geografia reale, un luogo che e’ un non-luogo o tutti i luoghi possibili. In questa nuova Babele e’ la musica il linguaggio universale.
7 al 12 marzo Sara’ la volta de Il casellante, adattamento di Giuseppe Dipasquale dell’omonimo racconto di Andrea Camilleri, interpretato da Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine. Il casellante, che tra i racconti di Camilleri del cosiddetto “ciclo mitologico”, e’ uno dei piu’ divertenti e allo stesso tempo struggenti, racconta la storia di Minica e di suo marito Nino, della loro modesta vita nella solitaria casetta gialla accanto a un pozzo e a un ulivo saraceno, durante gli ultimi anni del fascismo. Nino, che nel tempo libero si diletta a suonare il mandolino, fa il casellante lungo la linea ferroviaria che collega i paesi della costa. La zona, alla vigilia dello sbarco alleato, si va animando di un via vai di militari e fascisti che, quasi presagendo la fine imminente, si fanno piu’ sfrontati. Una notte, mentre Nino e’ in carcere, colpevole di avere ridotto le canzoni fasciste a marce e mazurche con chitarra e mandolino, un evento sconvolgente travolge la vita di Minica, che aspetta un bambino.
14 al 19 marzo La sperimentazione drammaturgica di Michele Santeramo e della regista Veronica Cruciani sara’ di scena dal 14 al 19 marzo con Preamleto, prodotto dal Teatro di Roma e interpretato da Massimo Foschi e Manuela Mandracchia. Preamleto parte da Shakespeare per raccontare i fatti prima della morte di Re Amleto, analizzando in chiave contemporanea il concetto di potere. Nel testo di Santeramo il Re non e’ morto, Amleto vuole il potere, Gertrude sente che tutto le sfugge, Claudio non vuole usare nessun veleno contro suo fratello, Polonio aspetta che le cose si mettano a suo vantaggio. I personaggi di Shakespeare sono colti nel loro privato, prima che la tragedia abbia inizio. La comicita’ surreale e graffiante di Antonio Rezza approda per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Biondo con uno degli spettacoli di maggior successo della coppia Rezza/Mastrella: Fratto_X. In una scena ingegnosa e astratta due persone discorrono sull’esistenza. Ma si puo’ parlare con qualcuno che ti presta la voce? Si puo’ rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Antonio Rezza e Flavia Mastrella non puntano il dito contro l’illogicita’ del mondo ma scelgono di abitarla, di portarla ai limiti del nonsense e di renderla persino comica. La forma buffa, lo sdoppiamento del linguaggio e l’intelligenza delle battute che rasenta la follia, vengono usati per scuotere lo spettatore dalle sue certezze e farlo ridere inconsapevolmente di se stesso.
31 marzo al 9 aprile Alle scene fantasiose e cangianti di Flavia Mastrella faranno eco le sorprendenti invenzioni scenotecniche della Compagnia Finzi Pasca di Lugano, che dal 31 marzo al 9 aprile proporra’ Bianco su Bianco, uno spettacolo teatrale e clownesco, una storia raccontata da un’attrice e da un “tecnico di scena”. Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen costruiscono per il pubblico un mondo surreale, fatto di geometrie semplici e paesaggi lineari. E’ l’essenzialita’ della macchina scenica a sorprendere, attraverso la quale ci si addentra sul terreno della memoria, lasciandosi condurre per mano da questi due clown che non incarnano l’insensatezza ma la fragilita’ degli eroi perdenti.
18 al 23 aprile Silvio Orlando sara’ protagonista, dal 18 al 23 aprile, de La scuola di Domenico Starnone, uno spettacolo cult, andato in scena per la prima volta nel 1992 e dal quale fu tratto l’omonimo film di Daniele Luchetti. Lo spettacolo nasceva come dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico italiano, oggi nuovamente sotto i riflettori. Siamo in tempo di scrutini: un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realta’ esterna. Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico e allo stesso tempo di grande densita’.
5 al 14 maggio Il programma della Sala Grande si concludera’, dal 5 al 14 maggio, con il debutto in prima nazionale di Troilovscressida, il nuovo spettacolo di ricci/forte – la coppia piu’ irriverente e dirompente della scena teatrale contemporanea – pensato per gli allievi della Scuola del Teatro Biondo. Uno spettacolo che si preannuncia carico di provocazioni e invettive contro il falo’ delle vanita’ dell’odierna societa’. ricci/forte partono da Troilo e Cressida di Shakespeare per coinvolgere gli allievi del Biondo in una performance all’ultimo respiro, che smaschera le falsita’ e la vacuita’ del potere. La parallela stagione nella Sala Strehler avra’ inizio il 2 novembre con Gesta dell’Orlando furioso narrate da Brunello! di Salvo Piparo per la regia di Luigi Maria Burruano, con le musiche di Marco Betta. Insieme a Piparo, saranno in scena Costanza Licata, Irene Maria Salerno e Francesco Cusumano. Uno spettacolo divertente e colto, che racconta, in modo volutamente infedele, una delle piu’ grandi favole della letteratura moderna occidentale agganciandola alla realta’ di oggi: gli eroi di Ariosto diventano visionari senza senno, che chiedono consiglio a una luna piena di ricotta come un biscotto di San Martino, Angelica e’ una donna dai discutibili costumi e Medoro un amante instancabile e cocciuto.