Teatro, in scena al Massimo di Palermo ‘Il quadro nero’

Vucciria_Renato_Guttuso

Sarà “Il Quadro Nero – ovvero La Vucciria, il grande silenzio palermitano” ad aprire, sabato 7 febbraio, la stagione sinfonica del Teatro Massimo di Palermo. Un’opera largamente attesa che è stata presentata questa mattina in una conferenza al Teatro e che racchiude in sètalenti, passioni, energie di tanti siciliani.  Musica e film sono di Roberto Andò e Marco Betta, su testi di Andrea Camilleri e tutto trae ispirazione dal celebre quadro ”La Vucciria” di Renato Guttuso, esposto allo Steri di Palermo. “Il mio racconto de ‘La Vucciria’ – racconta Andrea Camilleri – nasce dalla domanda: che cosa avviene un secondo dopo che gli sguardi dei due personaggi centrali del quadro siincontrano? E se si fossero già incontrati? Da qui ‘La ripetizione’ (titolo del racconto di Camillerri ndr)”. E aggiunge: “So benissimo che il mio non è il modo migliore per raccontare un quadro, ma io sono un narratore”.

Le musiche sono di Marco Betta. “Abbiamo lavorato molto sulla possibile integrazione suono e immagine – dice il compositore – Ho costruito la partitura come una sorta di grande lago che parte da un suono nero e in cui le sequenze possono immergersi”. L’orchestra e il coro del Teatro Massimo, dirette da Tonino Battista e dal maestro Piero Monti, dialogheranno con il film ispirato al dipinto e che vedrà protagonisti Francesco Scianna e Giulia Andò. “L’idea del quadro nero – conclude il direttore artistico del Teatro Massimo Oscar Pizzo – ci sta dando l’opportunità di sviluppare altri progetti. L’anno prossimo parleremo di un altro quadro nero, nero questa volta perché carbonizzato: ‘La Natività’ del Caravaggio. E anche in questo caso i siciliani valgono doppio”. “Il Quadro Nero” è una nuova produzione della Fondazione Teatro Massimo, realizzata in collaborazione con gli Archivi Guttuso e con il Comune di Bagheria che compartecipa attraverso un finanziamento europeo destinato alla valorizzazione dell’opera di Guttuso attraverso itinerari multidisciplinari.