Teatro Massimo di Palermo, in scana “Il Pirata” al 100%

Francesco Lanzillotta director
14 ottobre 2021

Il ritorno al 100% della capienza nei teatri corrisponde a Palermo con la prima dell’allestimento ottobrino de Il Pirata di Bellini in scena dal 15 sera al Teatro Massimo. Titolo che torna in scena dopo più di sessant’anni in un nuovo allestimento firmato dal collaudato duo formato da Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, registi siciliani che declinano con risonanze e scenari contemporanei le vicende del libretto. Sul podio il Maestro Francesco Lanzillotta, che ritorna al Teatro Massimo dopo il Gala lirico in streaming a marzo. Nel ruolo di Imogene, la donna contesa dai due protagonisti, canta il soprano palermitano Roberta Mantegna che proprio con questo personaggio si è imposta all’attenzione del pubblico nel 2018 alla Scala di Milano.

Il ribelle pirata Gualtiero sarà il tenore spagnolo Celso Albelo, che al Teatro Massimo ha già vestito i panni di molti eroi romantici come Edgardo in Lucia di Lammermoor e Arturo ne I puritani. Ernesto, duca di Caldora è invece il baritono Vittorio Prato. Completano il cast Motoharu Takei (Itulbo), Giovanni Battista Parodi (Goffredo), Natalia Gavrilan (Adele), mentre Giorgio Misseri (Gualtiero), Francesco Vultaggio (Ernesto) e Marta Torbidoni (Imogene) saranno i protagonisti del secondo cast nella recita del 19 ottobre. I costumi sono di Isabella Rizza, le luci di Luigi Biondi. Maestro del Coro, Ciro Visco. Assistente alle scene Chiara Mirabella, assistente ai costumi Tatiana Lerario.

Composta nel 1827 da un Bellini appena ventiseienne, “Il pirata” , ambientata in una Sicilia di fine Duecento, narra il triangolo tra il duca di Caldora, Ernesto, che costringe col ricatto Imogene a diventare sua moglie, nonostante questa sia innamorata del nobile Gualtiero, partigiano di Manfredi, esiliato, e pirata. Scampato ad una tempesta che lo fa naufragare proprio vicino al castello del Duca, Gualtiero riconosce Imogene tra i suoi salvatori, la affronta, ma l’amore ha la meglio e lo spinge al perdono. In un ultimo colloquio i due vengono scoperti dal Duca: Gualtiero affronta ed uccide Ernesto in duello e viene poi condannato a morte dal Consiglio dei Cavalieri. Imogene disperata, perdere il senno. L’opera, come detto, manca dal Massimo da 60 anni ma la sua vera apparizione a Palermo risale al 1986 in una edizione al Politeama con Maria Dragoni (Imogene) e Salvatore Fisichella (Gualtiero).

La regia di Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi guarda ai pirati come stranieri che arrivano dal mare: “Relitti umani … I pirati che approdano sulle coste siciliane sono stranieri come lo siamo tutti in certi momenti della nostra vita, in una terra lontana o persino a casa nostra” – recitano le note di regia. Passato e Presente. Antico e Moderno. Riprendono e rinnovano, come sempre, da sempre e per sempre.
Il Pirata sarà in scena oltre che il 15 anche il 17, 19 e 20 ottobre e potrà essere seguito anche in streaming sulla TVWeb del Teatro. Ma il consiglio è di tornare ad occupare una poltrona e contribuire cosi alla ripresa dello spettacolo dal vivo dopo 2 anni di chiusura e limitazioni.

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