Teatro Massimo Palermo, nuova stagione dai grandi numeri

Eva Maria Westbroek
12 ottobre 2019

“Sarà un anti-Parsifal, dal punto di vista di Vick e mio. Per me infatti è importante oggi fare diventare Wagner solo un compositore, il più grande forse della storia, ma non un filosofo o un guru, ripulendolo e vedendo solamente cosa veramente ha scritto, senza tutte le sovrastrutture problematiche che vi si sono aggiunte”. Così Omer Meir Wellber, da quest’anno direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo, parla dell’ultima opera scritta da Wagner, finita proprio di comporre a Palermo, che aprirà a Gennaio la nuova stagione 2020. Una stagione che si presenta con dieci titoli di opera, tre produzioni di balletto, quattordici concerti in stagione – ai quali si aggiunge il doppio concerto di Capodanno del primo gennaio – produzioni internazionali in collaborazione con teatri italiani e stranieri, una tournée in Giappone con due opere (Nabucco e Norma) e un concerto di gala che porteranno Coro, Orchestra e Tecnici del Teatro in quattro diverse città (Tokyo, Nagoya, Otsu, Osaka).

Una stagione che conferma la vocazione culturale e internazionale di un teatro che negli ultimi cinque anni ha portato al suo arco diverse frecce andate proficuamente a segno, conquistando anche la palma di unico teatro italiano nella rete Opera Europa di Arte che prevede la trasmissione degli spettacoli sulla rete culturale franco-tedesca. Ancora non si è spento l’eco prodotto dal successo di The Winter Journey l’opera commissionata dal Massimo a Ludovico Einaudi e andato in scena pochi giorni fa. Eco che ha raggiunto gli States e i maggiori centri culturali europei con cui ormai la Fondazione Palermitana ha un dialogo aperto nella coproduzione lirica.

Sui tredici titoli totali, infatti ben sette prevedono un nuovo allestimento. Dopo l’inaugurale Parsifal, segue Nabucco, in scena dal 13 al 21 marzo con la regia di Andrea Cigni e la direzione di Andrea Battistoni, in coproduzione con il Teatro Regio di Torino che vedrà protagonisti il baritono Amartuvshin Enkhbat e il soprano Saioa Hernandez. Segue Il pirata di Vincenzo Bellini, dal 3 al 9 giugno, con la regia di Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi – autori anche dell’allestimento di Norma del 2017 – con un cast che vede il soprano statunitense Angela Meade e il tenore Celso Albelo.

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Nuovo allestimento e coproduzione internazionale per la trilogia di opere di Mozart e Da Ponte: Le nozze di Figaro, Così fan tutte e Don Giovanni saranno presentati alternandosi, dal 15 al 30 settembre, per la firma di Jean Philippe Clarac e Olivier Deloeuil (Le Lab) che riunisce i tre spettacoli, pur lasciandoli indipendenti, come tre parti di una storia unica, dove tra i personaggi e le azioni si tesse una fitta rete di rimandi. A dirigere la trilogia sarà Omer Meir Wellber, particolarmente legato a questo progetto mozartiano perché sarà il banco di prova per la realizzazione di una sua idea di direzione “che poi è quella tedesca – spiega – dove i maestri dell’orchestra sono pronti a scendere in buca e eseguire l’opera senza un paraticolare numero di prove. Questo consente di mettere in scena più titoli a pochi giorni di distanza rendendo il tutto più dinamico e anche meno costoso”.

Nuovo allestimento realizzato nei laboratori del Teatro Massimo anche per Il lago dei cigni di Čajkovskij, il balletto classico che concluderà la stagione (dal 15 al 23 dicembre), interpreti principali Evgenia Obraztsova del Bol’shoi di Mosca e István Simon del Balletto dell’Opera di Dortmund. Nella stagione di opere vi sarà inoltre Falstaff diretto da Daniel Oren con la regia di Jacopo Spirei, protagonisti due cantanti siciliani, che vede il ritorno del baritono palermitano Nicola Alaimo nel ruolo del titolo e il soprano Roberta Mantegna (Alice Ford), in scena dal 21 al 27 febbraio. Roberto Devereux di Donizetti dal 29 aprile al 7 maggio vedrà l’atteso ritorno del direttore Roberto Abbado e del soprano Maria Agresta, che farà il suo debutto nella parte di Elisabetta I a marzo al Théâtre des Champs Elysées di Parigi sempre con Abbado e per la prima volta in Italia appunto a Palermo.

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Dal 15 al 24 ottobre Jader Bignamini dirigerà Manon Lescaut con il debutto a Palermo di Yusif Eyvazov e Maria José Siri nella parte della protagonista, l’allestimento sarà quello del Teatro Massimo con scene e costumi di Fiorenza Mariani, regia di Pier Francesco Maestrini che riprende quella storica del padre Carlo. Titolo conclusivo per le opere e inizio di un ciclo dedicato a Richard Strauss sarà Elektra, dal 24 novembre al 2 dicembre nell’allestimento del Nationaltheater di Mannheim. A dirigere questo intenso titolo sarà Gabriele Ferro, direttore onorario a vita del Teatro Massimo, che vedrà Irene Theorin come interprete di Elektra e Violeta Urmana in quello di Klytämnestra. Gli altri due titoli di balletto, saranno Coppelia nella coreografia di Roland Petit, dal 31 marzo al 5 aprile, e Les liaisons dangereuses dal 18 al 24 giugno su coreografia di Davide Bombana, spettacolo ispirato al romanzo epistolare di Choderlos de Laclos.

La stagione di concerti 2020 avrà come artista in residenza la violinista Midori, che sarà protagonista di due dei nove concerti dedicati a Ludwig van Beethoven nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita. Nel corso di sette serate della stagione di Concerti infatti verranno eseguite tutte le sinfonie del compositore di Bonn, dirette da Omer Meir Wellber, Daniel Cohen, Gabriele Ferro, Daniele Gatti e Alpesh Chauhan, mentre il 2 e 4 novembre il pianista Paul Lewis affronterà i cinque concerti per pianoforte e orchestra. Sempre nella stagione concertistica l’11 aprile lo Stabat Mater di Rossini diretto da Nicola Luisotti con Maria Agresta e René Barbera; due concerti di canto e pianoforte, l’11 ottobre con i due tenori Lawrence Brownlee e Levy Sekgapane che eseguiranno arie e duetti belcantistici accompagnati da Giulio Zappa al pianoforte, mentre il 15 novembre sarà la data dell’attesissimo ritorno del mezzosoprano Anna Caterina Antonacci al Teatro Massimo, per un programma che si concluderà con la versione per canto e pianoforte di La voix humaine di Poulenc, al pianoforte Donald Sulzen.

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Il 17 febbraio salirà sul podio Rinaldo Alessandrini, tra i più affermanti interpreti del repertorio barocco, per dirigere l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori per un programma in collaborazione con il Conservatorio di Palermo, mentre il 20 aprile il concerto Sicily All Stars sarà in collaborazione con un’altra importante realtà palermitana, il Brass Group con l’Orchestra Jazz Siciliana. Una stagione che si annuncia come ghitta cosi come ghiotte sono le iniziative collaterali, dagli incontri alle operazioni per i giovani e le aree periferiche della città. Un invito ai palermitani a partecipare numerosi confermando la fiducia dimostrata in questi anni riappropriandosi did uno spazio fondamentale per la città.

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