Teatro Verdura Palermo, al via stagione “Summerwhere”

di Laura Donato

Prendono il via domenica 19, con i Carmina Burana di Orff, i tre appuntamenti dedicati alla grande tradizione popolare italiana e internazionale che il Teatro Massimo propone, al Teatro di Verdura, nella sua stagione estiva intitolata “Summerwhere”. “Appuntamenti che aprono una finestra su tre diversi mondi, la Germania, la Spagna, l’Italia – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – ma tutti legati all’unico filo rosso della cultura popolare che diventa tradizione e rito. Tre appuntamenti che vedono impegnate tutte le masse artistiche della Fondazione (l’Orchestra, il Coro, il Corpo di ballo, il Coro di voci bianche) con grandi performer”. L’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Teatro Massimo interpreteranno la celebre cantata scenica del compositore tedesco Carl Orff basata su 24 poemi medievali, trovati nel convento di San Benedetto in Alta Baviera ai primi dell’Ottocento, opera di goliardi e clerici vagantes. L’opera viene composta da Carl Orff nel 1937. Il compositore tedesco decise di musicare alcuni brani dei Carmina Burana originali scegliendo di comporre una musica nuova, sebbene nel manoscritto fosse contenuta una traccia musicale per alcuni di essi. La prima rappresentazione avvenne l’8 giugno 1937 a Francoforte sul Meno. Mentre la prima rappresentazione italiana si tenne al Teatro alla Scala a Milano il 10 ottobre 1942. Per le sue caratteristiche può essere definita anche “cantata scenica” e porta infatti il sottotitolo “Cantiones profanae cantoribus et choris cantandae, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis”.

L’opera non presenta una trama precisa e lo stesso Orff ne compose anche una seconda versione per due pianoforti e percussioni.  L’opera è strutturata in un prologo e tre parti. Nel prologo si trova il celebre canto “O Fortuna”, l’invocazione alla Dea Fortuna, utilizzato dalla cinematografia internazionale e dallo stesso mondo pubblicitario. Nella prima parte si celebra la “Veris laeta facies” ovvero il lieto aspetto della primavera. Nella seconda, “In taberna” ovvero “All’osteria”, si hanno prevalentemente canti goliardici; la terza parte – “Cour d’amours” cioè “Le corti dell’amore” – contiene brani che inneggiano all’amore e che si concludono con il coro di grazie alla fanciulla (“Ave, formosissima”). Nel finale si ha la ripresa del coro iniziale alla Fortuna. L’opera fa parte del trittico teatrale di Orff “Trionfi” che, composto in periodi diversi, comprende anche i “Catulli carmina” e il “trionfo di Afrodite”. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Massimo sarà Daniel Kawka, direttore musicale dell’Ensemble Orchestral Contemporain e dell’Orchestra Ose. Interpreti solisti, il soprano texano Laura Claycomb, il controtenore congolese Serge Kakudji, e il baritono bavarese Ludwig Mittelhammer. La stagione al Verdura proseguirà con i grandi artisti del Flamenco il 29 luglio e con la Taranta d’amore di Ambrogio Sparagna il 6 agosto.

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