Usando i dati di diversi telescopi, tra cui l’Osservatorio a raggi X Chandra della Nasa, gli astronomi hanno catturato un buco nero supermassiccio mentre fa una “merenda” di gas e poi “erutta”, non una ma ben due volte. Siamo nella galassia denominata SDSS J1354 + 1327 (in breve J1354), nella sua regione centrale dove si trova un buco nero supermassiccio, osservato anche dal W.M. Keck Observatory posto in cima al Mauna Kea, alle Hawaii, e dall’Apache Point Observatory (APO) nel New Mexico. In particolare, segnala la Nasa, Chandra ha rilevato una fonte luminosa puntiforme di emissione di raggi X dalla galassia J1354, un segno rivelatore della presenza del buco nero, milioni, o miliardi, di volte più massiccio del nostro sole. I raggi X sono prodotti da gas riscaldati a milioni di gradi dalle enormi forze gravitazionali e magnetiche vicino al buco nero. Parte di questo gas cade nel buco nero, mentre un’altra parte viene espulsa in un potente deflusso di particelle ad alta energia. Confrontando le immagini di Chandra con quelle del telescopio spaziale Hubble, il team di astronomi ha determinato la posizione del buco nero, incorporato in un pesante velo di polvere e gas. Il “pasto”, a due portate, di gas per il buco nero proviene da una galassia scontratasi con J1354 in passato. Questa collisione ha prodotto un flusso di stelle e gas che collega J1354 e l’altra galassia. Le esplosioni separate sono causate da diversi cumuli di questo flusso che vengono consumati dal buco nero supermassiccio. I ricercatori hanno determinato che questi due “rutti” sono avvenuti a circa 100.000 anni di distanza l’uno dall’altro.