Tempi più lunghi per viceministri e sottosegretari, spiragli Ala-Sc. Lista civica contro Verdini

Tempi più lunghi per viceministri e sottosegretari, spiragli Ala-Sc. Lista civica contro Verdini
18 dicembre 2016

Situazione politica in continua fibrillazione: tanti, infatti, i fronti aperti e che coinvolgono diverse forze politiche. Su tutti come cambiare le leggi elettorali dato che ci sono due sistemi molto diversi per Camera e Senato. Sull’Italicum e’ inoltre pendente un giudizio della Corte Costituzionale che si riunira’ il 24 gennaio. Intanto, il Governo Gentiloni, in settimana, dovrebbe scegliere i viceministri e i sottosegretari. Ma i tempi sembrerebbero più lunghi del previsto. Una partita che vedrà molti nomi confermati e qualche novità e nella quale è ancora in pista l’eventualità che Ala-Scelta Civica, dopo la frattura registrata sui ministri, rientrino, in qualche modo, nell’esecutivo. Il giuramento dei sottosegretari dovrebbe cadere nella seconda parte della prossima settimana e quindi oltre quel martedì che, nei piani del governo, avrebbe dovuto essere la giornata ‘X’.

VERDINI NEL MIRINO E chissà che l’allungamento dei tempi non sia legato ai due principali nodi che Gentiloni è chiamato a sciogliere: quello dei servizi, con ancora in ballo la possibilità che non sia il premier a prendersi la delega; e quello relativo alla trattativa con i verdiniani. Una trattativa quanto mai difficile, stretta, che vede tra l’altro dei crescenti malumori da parte dell’ala ‘civica’ del gruppo parlamentare. Se, infatti, gli ambienti più strettamente verdiniani reputano la partita per il cosiddetto ‘sottogoverno’ ormai chiusa e, in primis, per volontà dell’esecutivo (dopo la rottura sulla lista dei ministri), tra gli ‘zanettiani’ si parla di spiraglio ancora esistente, seppur stretto. Con un malumore crescente che si registra in Scelta Civica sui territori. Dove più di un esponente imputa proprio a Denis Verdini – al suo voler alzare la posta – la causa dell’esclusione di Enrico Zanetti dal governo. Un’altra novità, potrebbe cadere nell’area di senatori di Ncd, dove insistenti sono le pressioni per nuovi ingressi tra i sottosegretari. E chissà che, nelle pieghe degli equilibri di Palazzo Madama, una porta non si apra anche per quei senatori cosiddetti ‘stabilizzatori’ – e disseminati tra gruppo Misto e Gal – che hanno contribuite a raggiungere quota 169 nella fiducia al governo.

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