Tensione Italia-Spagna su aborto, Meloni replica a ministra Madrid
Redondo: “Governo mina un diritto”. La premier: “Non accettiamo lezioni”
Scintille tra Spagna e Italia sulla norma che prevede l’inserimento di attivisti contro l’aborto nei consultori. La disposizione è stata inserita con un emendamento al decreto Pnrr presentato da Lorenzo Malagola di Fdi. La notizia è arrivata fino a Madrid e la decisione è stata duramente contestata dalla ministra dell’Uguaglianza Ana Redondo.
“Permettere la pressione organizzata contro le donne che desiderano interrompere la gravidanza è minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell’ultradestra: intimidire per revocare dei diritti, per frenare l’uguaglianza fra donne e uomini”, ha scritto su X l’esponente del governo guidato da Pedro Sanchez. Parole che hanno provocato prima la risposta secca della premier Giorgia Meloni, a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario, poi la presa di posizione della ministra Eugenia Roccella. “Varie volte ho ascoltato ministri stranieri che parlano di questioni interne italiane senza conoscerne i fatti. Normalmente quando si è ignoranti su un tema si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni”, ha detto la presidente del Consiglio parlando con i giornalisti.
Concetto ribadito poi da Roccella che suggerisce “ai rappresentanti di altri Paesi di basare le proprie opinioni sulla lettura dei testi e non sulla propaganda della sinistra italiana, che si dichiara paladina della legge 194 ma non ne conosce il contenuto o fa finta di non conoscerlo, dal momento che contesta un emendamento che non fa altro che riprodurre alla lettera un articolo della legge sull’aborto in vigore da quarantasei anni”. In Italia intanto la polemica non si placa. Per il capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia l’emendamento “è stato un blitz” che “conferma la deriva orbaniana di questo governo: mettere gli antiabortisti nei consultori è come dare la direzione degli ospedali ai no vax”.
Per la presidente di Azione Mara Carfagna “non fa onore alla politica avere inserito l’emendamento in silenzio dentro un provvedimento che serve a tutt’altro”. Replica il vice capogruppo vicario di Fratelli d`Italia alla Camera, Manlio Messina: “Quello che sta facendo il Governo Meloni, non è altro che applicare la legge n. 194, che tutela la vita. Non vogliamo togliere alcun diritto, personalmente siamo convinti che l’interruzione della gravidanza sia un diritto per le donne, un diritto acquisito e non lo togliamo, ma nessuno ci può impedire di garantire alle donne di scegliere se abortire o tenere un figlio”.