Tensioni in casa Udc, missione Cesa non basta. Scontro su congressi e nomine in Sicilia

GUERRA TRA POVERI ll segretario nazionale continua a disconosce la recente elezione da parte del comitato regionale

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daliaGelo tra il presidente Udc Gianpiero D’Alia (foto) e il segretario Lorenzo Cesa (foto home) sulla fase congressuale del partito che vede i due leader su posizioni distanti. Ieri in un confronto all’Ars non si e’ riusciti a superare la fase del commissariamento regionale e il partito nazionale continua a disconosce la recente elezione da parte del comitato regionale di Adriano Frinchi a segretario in Sicilia. Secondo D’Alia che ieri ha preso parte ad una riunione all Ars insieme a Cesa e al commissario regionale Antonio de Poli, “il comitato regionale ha eletto regolarmente un segretario, Adriano Frinchi, questa situazione e’ stata contestata dal partito nazionale ed e’ pendente presso gli organi di garanzia statutaria nazionali. Per superare questa situazione di impasse e anche un po’ ridicola visti i problemi piu’ gravi che ci coinvolgono, gli iscritti dell’Udc siciliano hanno sottoscritto e autoconvocato i congressi provinciali per la fine del mese di luglio e il congresso regionale per la prima settimana di agosto”. La cosa non piace al segretario Cesa che ha annunciato invece di “dare il via al percorso congressuale in tutta Italia martedi’ prossimo, in vista del congresso nazionale”. Nessuna intesa dunque ne’ sui tempi congressuali ne sul superamento della fase commissariale.

“Non abbiamo alcuna intenzione di fare polemiche con nessuno o creare contrapposizioni – ha detto D’Alia – il segretario del partito si e’ riservato di dare il suo assenso su questo percorso. Aspettiamo una comunicazione in merito. I congressi sono gia’ convocati il 23 e 24 luglio nelle 9 province siciliane e il 7 e 8 agosto il congresso regionale. Nei partiti democratici quando c’e’ un conflitto l’unica strada e dare la parola a chi e’ socio e cosi’ abbiamo fatto”. “Fino ad oggi – dice ancora D’Alia – avevo capito che l’onorevole Cesa volesse fare in Sicilia un accordo con Forza Italia e con il centrodestra, con una posizione diversa da quella che ha il gruppo regionale, invece non e’ cosi’. Cesa e’ sembrato piu’ d’accordo con noi di quanto non lo siamo noi con noi stessi”. E ancora: “Non capisco la venuta di Cesa in Sicilia e i motivi del commissariamento. Siamo gia’ in Area popolare – ha aggiunto – vogliamo fare una cosa piu’ grande e mi auguro che anche in Sicilia nasca il gruppo come in parlamento nazionale”. E insiste sul ruolo del commissario regionale imposto da Roma: “Il suo unico ruolo e’ quello di aiutarci a fare i congressi, a noi fa piacere ospitare De Poli, ma il suo ruolo e’ al massimo quello di convocare i congressi provinciali, spero ci dia una mano a farli, non puo’ non farli, anche perche’ sono gia’ stati convocati dagli iscritti”.