Cronaca

Terremoti in E. Romagna, scosse avvertite anche in Lombardia e Veneto

Due forti scosse in Emilia Romagna ed è subito tornato alla memoria l’incubo del 2012. La prima è stata registrata dalla Rete Sismica Nazionale alle 19:55, con magnitudo4 e epicentro a Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia. La seconda, con magnitudo 4,3 si è verificata alle 21 a Correggio, a pochi kilometri dalla prima, entrambe le scosse sono avvenute a profondità di circa 6-7 km. L`Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia rileva che l’area interessata fa parte di una zona a media pericolosità sismica dell`Emilia Romagna, sulla base della mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale. Ed è lo stesso istituto a ricordare che in questa zona il 29 maggio del 2012 si verificò una scossa di 5,5 gradi, uno degli eventi più importanti della sequenza del maggio-giugno 2012 in Pianura Padana Emiliana.

Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani evidenzia nelle aree adiacenti, tra i 20 e i 30 chilometri dagli epicentri di questa sera, diversi eventi sismici di magnitudo superiore a 5, in particolare il terremoto del 5 giugno 1501 di magnitudo 6.0 con epicentro nel modenese. Altri eventi significativi si sono verificati nella provincia di Reggio Emilia il 13 marzo 1832 e l`11 settembre 1831 entrambi di magnitudo stimata 5,5. Nel 1996 il terremoto del 15 ottobre di magnitudo 5,4 (secondo il CPTI15) diede inizio a una importante sequenza sismica con oltre 100 eventi registrati di magnitudo superiore a 2,5, diversi di questi di magnitudo compresa tra 4 e 4,6. Per il secondo terremoto di stasera (Ml 4.3), la mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al V-VI grado MCS. Le due scosse delle 19:55 e delle 21:00 sono state nettamente avvertite dalla popolazione in una vasta area della Pianura Padana, tra l`Emilia Romagna, il Veneto e Lombardia ed in particolare nelle province di Reggio Emilia e Modena.

“Continuano a non segnalarci danni, anche se numerosi cittadini sono scesi in strada – ha riferito il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Da subito è stato aperto il Centro operativo regionale della Protezione civile a Bologna e sono attivati quello di Modena, a Marzaglia, e di Reggio Emilia. La Protezione civile è al lavoro per le verifiche, insieme a Vigili del fuoco e Forze dell’Ordine. Insieme ai Prefetti delle province interessate”. Al Centro operativo di Marzaglia, a Modena, insieme ai sindaci e gli amministratori locali, è arrivato Bonaccini, mentre gli assessori Priolo e Mammi sono presso i centri operativi di Bologna e Reggio Emilia.

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