Terremoto al largo di Alicudi: forte scossa di magnitudo 4.8 avvertita a Messina e Palermo
Un forte terremoto ha scosso oggi, venerdì 7 febbraio, l’area del Mar Tirreno meridionale, al largo dell’isola di Alicudi, nell’arcipelago delle Eolie. La scossa principale, registrata alle 16:19 dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avuto una magnitudo di 4.8 e una profondità stimata di 17 km. Il sisma è stato avvertito chiaramente non solo nelle isole Eolie, ma anche a Messina, Reggio Calabria e Palermo.
Paura tra la popolazione
Dopo la scossa principale, il movimento tellurico non si è fermato: una serie di repliche di intensità minore ha continuato a interessare la zona. La prima scossa di assestamento, di magnitudo 2.7, si è verificata poco dopo, seguita da altre due: una alle 16:40 di magnitudo 2.7, un’altra alle 16:42 di magnitudo 2.5 e una quarta alle 16:48 con una magnitudo di 2.9 a una profondità di 7 km. Una quinta scossa, più intensa, di magnitudo 3.4, è stata registrata alle 16:47 nella stessa area, con una profondità di 13 km.
La popolazione ha percepito nettamente il terremoto, soprattutto a Messina e nelle isole Eolie. In molti, presi dalla paura, sono scesi in strada per precauzione. Anche a Palermo alcune persone hanno segnalato di aver sentito le vibrazioni: «La mia tavola ha cominciato leggermente a traballare e vivo a Palermo», ha scritto un utente sui social.
Nessun danno segnalato
Al momento, fortunatamente, non si registrano danni a edifici o infrastrutture, né richieste di soccorso. I Vigili del Fuoco di Messina e Palermo sono in allerta e stanno effettuando le verifiche del caso. Anche la Protezione Civile siciliana segue con attenzione l’evolversi della situazione.
Il sindaco di Messina, Federico Basile, ha rassicurato la cittadinanza: «Il terremoto non si è percepito molto forte sulla terraferma. Ho sentito poco fa anche la Prefettura per avere un ulteriore conforto, ma neanche a loro risultano danni. La scossa è stata al largo delle isole Eolie, si è sentita soprattutto sul mare. Mi auguro non ci siano ulteriori scosse».
Meloni e Schifani
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue da vicino l’evolversi della situazione ed è in costante contatto con il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e le autorità locali per monitorare gli sviluppi e coordinare eventuali interventi.
Anche il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso la sua vicinanza alla popolazione e ha dichiarato: «Sono in costante contatto con il capo della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, che a sua volta è in stretto raccordo con il sindaco di Lipari, con il prefetto di Messina e con l’Ingv per un primo e rapido monitoraggio di eventuali danni, che al momento non sono stati segnalati. La Regione è, comunque, pronta a intervenire con tutti i mezzi a disposizione per supportare le comunità coinvolte e garantire la sicurezza dei cittadini».
Il rischio sismico nelle Eolie
L’arcipelago delle Eolie si trova in un’area ad alto rischio sismico, caratterizzata da una costante attività vulcanica e tettonica. I terremoti in questa regione sono piuttosto frequenti, sebbene la maggior parte sia di bassa intensità. Il sisma odierno, pur essendo di magnitudo moderata, ha destato preoccupazione tra la popolazione a causa della sua intensità e della percezione diffusa in diverse zone della Sicilia e della Calabria.
Le autorità invitano i cittadini alla calma e a seguire le eventuali indicazioni della Protezione Civile in caso di ulteriori sviluppi. Il monitoraggio della situazione prosegue e si attendono ulteriori aggiornamenti dall’Ingv.