Terremoto, Mattarella ‘bacchetta’ il governo: “Ricostruzione più veloce”

“Dobbiamo far tornare Amatrice come gli altri centri alla condizione in cui erano prima”

mattarellavittime teremoto

“Sono stati fatti diversi passi avanti ma ci sono altri tanti passi da fare velocemente per rendere definitiva la ricostruzione. I passi avanti che riscontro sono sicuramente incoraggianti che riscontro ma non cancellano nulla di quello che ancora occorre e che manca”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima di rientrare in elicottero da Amatrice al Quirinale, al termine della nuova visita nelle zone terremotate che lo ha visto di buon mattino anche ad Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e Accumuli a pochi giorni dal primo anniversario delle prime scosse che a fine agosto dello scorso anno hanno iniziato a devastare i borghi del Centro Italia in Marche, Abruzzo e Lazio. “Non è stata la prima e non sarà l’ultima”, ha ammonito Mattarella confermando l’impegno a essere personalmente controllore e garante di una ricostruzione che il presidente sollecita accelerare. “Bisogna concentrarsi sulla ricostruzione. Occorre procedere rapidamente – ha detto Mattarella – per fare tornare Amatrice come gli altri borghi che ho visitato e tutti quelli che sono stati colpiti alla condizione in cui erano prima”. Con il riconoscimento da parte del capo dello Stato di quanto, in particolare ad Amatrice, ha riscontraro essere già stato fatto. “La Regione Lazio – ha ricordato ai microfoni di Rainews 24 il presidente- ha fatto molto anche sulla rimozione delle macerie. Le macerie degli edifici pubblici sono già state tolte perché era più facile fare gli affidamenti non essendoci bisogno del consenso di privati. Ora si è fatto un affidamento di lavori più grande per rimuovere tutte le macerie: anche questo segnerà un importante passo in avanti”. (foto Twitter: Mattarella depone un cuscino di fiori in ricordo delle vittime del terremoto)