Terremoto e neve: il Centro Italia stremato, soccorsi difficili. C’è la prima vittima

Terremoto e neve: il Centro Italia stremato, soccorsi difficili. C’è la prima vittima
18 gennaio 2017

In un centro Italia, messo in ginocchio dalla neve e dalle scosse di terremoto di agosto e di ottobre, oggi la terra è tornata a tremare tra Lazio e Abruzzo. Il cadavere di un uomo viene recuperato dalle macerie dai vigili del fuoco a Castel Castagna (Teramo). Ha 83 anni ed è rimasto ucciso dopo che la sua stalla gli è crollata addosso. Salvataggio drammatico a Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo. Crolla un agriturismo colpito dal terremoto e carico di neve. Dalle macerie vengono estratti due cugini – all’inizio si pensava a madre e figlio – una trentenne e ragazzo di 17 anni. A rischio ipotermia, i vigili del fuoco hanno provato l’elitrasporto ma le condizioni meteo li hanno costretti a usare le strade. Un uomo di 60 anni è disperso sotto la slavina che si è staccata a Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L’Aquila), e ha travolto le case.

L’APPELLO DEL SINDACO Le operazioni sono state interrotte col buio, riprenderanno domani. L’uomo era col fratello che fortunatamente è stato messo in salvo. Apprensione per la valanga che ha investito l’hotel Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso pescarese. Due clienti hanno dato l’allarme, il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco sembra confermare i timori peggiori: “Purtroppo è accaduta una terribile tragedia sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare. A Rigopiano è in atto in queste ore una bufera di neve. In albergo c’erano 20 ospiti”, scrive su Facebook Di Marco. L’appello allo Stato del primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi: “È una situazione drammatica, da settanta anni non nevicava così forte. Dei campanili adesso non mi importa niente, si rifaranno. Spero che arrivino presto le turbine, ci sono persone isolate che non possono uscire di casa”. Isolate sono anche migliaia di persone in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. E’ estremamente difficile fare la conta dei danni, perché il maltempo non da tregua, con nevicate continue che impediscono la viabilità e dunque anche i soccorsi sono complicati e ci sono frazioni isolate e migliaia di persone senza elettricità.

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LE SCOSSE Le scosse sono cominciate stamattina, tre nel giro di un’ora e poi una quarta: la prima forte scossa è stata di magnitudo 5.3 con epicentro nell’aquilano tra Montereale km, Capitignan, Campotosto, Amatrice, nel reatino. La seconda alle 11.14 con magnitudo 5.4, sempre nell’aquilano. La terza scossa alle 11.25, magnitudo Richter 5.3, ancora tra Capitignano, Barete, Montereale, Pizzoli, Cagnano Amiterno, Campotosto, sempre nell’aquilano. Infine, alle 14.3 una scossa di magnitudo 5.1. Poi centinaia di repliche. Il dipartimento della protezione civile spiega che tra le scosse di terremoto e l’emergenza neve in Abruzzo e Marche si registrano situazioni “difficili”, e le “condizioni di intervento sono estreme”. Le precipitazioni nevose delle ultime 24 ore si sono concentrate su Abruzzo e Marche e si sono cumulate a quelle dei giorni scorsi e alcune tra le frazioni colpite dalle nevicate, come Campotosto, sono nell’epicentro del nuovo sisma. I vigili del fuoco hanno incontrato grandi difficoltà per raggiungere le zone colpite e, quando sono arrivati e hanno estratto vivi dalle macerie a Castiglione Messer Raimondouna madre con il suo bambini, non sono riusciti a portarli in ospedale con l’elisoccorso a causa della fitta nevicata, e hanno dovuto procedere con i soccorsi a piedi.

IL COMMISSARIO In Abruzzo, inoltre, si sono alzati i livelli del Pescara e dell’Aterno, causando anche esondazioni nelle aree golenali. Nel teramano una delle situazioni più difficili. Sempre in Abruzzo c’è il problema dell’elettricità, con oltre 100mila utenze disalimentate,mentre nelle Marche si sta intervenendo per risolvere i problemi su oltre 30mila utenze. E il maltempo, con nevicate e precipitazioni, proseguirà anche per la giornata di domani, mentre ci si attende un miglioramento a partire da venerdì. “La nostra priorità è mettere in sicurezza le persone: rispetto a 24 ore fa per noi è cambiato tutto” ha detto il commissario straordinario per la Ricostruzione post sisma Vasco Errani, spiegando: “stiamo richiamando tutti i mezzi del sistema pubblico e privato per raggiungere le frazioni e i comuni rimasti isolati e questa è la ptiorità. Ora siamo ventre a terra a rispondere ai problemi delle persone”. L’allarme riguarda però anche gli animali: nelle aree colpite dalle scosse – spiega la Coldiretti – si contano animali morti e feriti per il crollo delle stalle rese più fragili dal peso della neve, con molte strutture isolate dove non è possibile garantire l`alimentazione del bestiame. La faglia coinvolta dalle scosse di questa mattina appartiene al sistema di faglie dei Monti della Laga il cui settore più settentrionale si è attivato con l`evento del 24 agosto. E stanotte nessuno dormirà tranquillo: “non si può escludere – avverte l’Ingv – il verificarsi di terremoti di magnitudo comparabile o superiore a quelli di questa mattina”.

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