Terrorismo, ceceno affiliato a Isis arrestato a Bari. Espulse anche tre persone

8 luglio 2017

Gli uomini della Digos di Bari non hanno dubbi: l’uomo di 38 anni di nazionalità cecena, arrestato nel capoluogo pugliese, è un affiliato all’Isis. Lo hanno dimostrato le indagini da cui è emerso che il 38enne – accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione a commettere delitti – non solo nella notte tra il 3 e il 4 dicembre del 2014 era tra gli assalitori della “Casa della stampa” – sede delle principali emittenti TV locali – e di una scuola di Grozny (in Cecenia), ma anche militante in gruppi combattenti per il jihad. Nell’assalto di tre anni fa morirono 19 persone e l’attentato fu rivendicato dal sedicente “Emirato del Caucaso”. Le indagini hanno portato anche all’espulsione di tre persone – una 49enne russa domiciliata a Napoli e due fratelli albanesi di 23 e 26 anni che vivevano a Potenza – che sarebbero stati indottrinati del 38enne. Nello specifico, l’uomo spingeva la donna al martirio da compiersi mediante attacchi kamikaze. Gli accertamenti investigativi si sono avvalsi della collaborazione degli inquirenti belgi: proprio in Belgio infatti, il 38enne ceceno erano considerato membro di una cellula di spicco di una rete di reclutatori e combattenti jihadisti. Verifiche sono state inoltre compiute dai finanzieri del Gico – assieme ai poliziotti – sui finanziamenti terroristici. L’attività investigativa è stata svolta dalla Digos, coordinata dal procuratore distrettuale di Bari e dell’Antiterrorismo, mentre tutti gli accertamenti relativi al finanziamento del terrorismo sono stati eseguiti dal Gico della Guardia di Finanza. Il gip del tribunale di Foggia, dopo aver convalidato il fermo, ha disposto nei confronti del ceceno la custodia cautelare in carcere. All’uomo, segnalato dall’Aisi, si è arrivati indagando sui foreign fighter ceceni dell’Isis in transito in Italia e in collegamento con i terroristi, sia in Siria sia negli altri paesi europei e del Caucaso.

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