Delegare a un sistema basato sull’intelligenza artificiale, come ChatGPT, la scrittura dei compiti o delle tesi di laurea si sta per rivelare sempre più complicato. È in arrivo uno strumento in grado di distinguere un testo scritto da una persona da quello generato da una intelligenza artificiale. Lo ha annunciato Frédéric Agnès, presidente di “Compilatio”, software antiplagio creato in Francia fra i più usati, insieme con l’americano “Turnitin”, nelle università italiane.
“Gli insegnanti si sono rivolti a noi perché questa è un modo nuovo di imbrogliare”, spiega Agnès. I servizi antiplagio attuali funzionano grazie a un algoritmo che analizza il testo, di una tesi ad esempio, e poi interroga il Web o banche dati (di libri o ricerche ad esempio), per trovare eventuali copia incolla. Ma con il testo generato dall’AI non basta. “Nei primi test abbiamo riscontrato che l’efficienza del nostro strumento nel rilevare se lo scritto è generato da ChatGPT era molto vicina al 90%”, sostiene Agnés che ha annunciato l’arrivo del nuovo strumento entro la metà del 2023.