Tesoro, conto alla rovescia per nomine

Conto alla rovescia per le nomune dei nuovi vertici delle aziende controllate dal Tesoro. Lunedi’ il ministero di Via XX Settembre presentera’ le liste dei candidati per il rinnovo dei cda. Domani e’ l’ultimo giorno utile per la lista dell’Eni ma essendo festivo il termine slitta a lunedi’. Ma in questo primo pacchetto saranno preparate anche le liste per Finmeccanica, Enel, Terna e probabilmente per le Poste. Il premier Matteo Renzi ha confermato la data di lunedi’ aggiungendo che aspetta il rientro del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan impegnato al G20 finanziario di Washington. Lo stesso Padoan nei giorni scorsi ha parlato in termini generali sulla tornata di nomine. Persone ”competenti e in alcuni casi nuove” ha detto Padoan intendendo per competenti ”il modo con cui hanno gestito le responsabilita’ precedenti, in cui hanno avuto successo e da dove vengono”.

Quote rosa  Nelle nomine inoltre ci sara’ una particolare attenzione alla componente femminile, le cosiddette quote rosa, non solo per rispetto alla legge che prevede che nei cda almeno un quinto dei posti sia riservati al genere meno rappresentato per salire a un terzo dal 2015. Anche perche’ la rappresentanza femminile nelle grandi societa’ pubbliche e’ prossima allo zero. All’Eni nel cda tutti i nove membri sono uomini, cosi’ come a Enel e Terna mentre a Finmeccanica Silvia Merlo (indipendente) e’ l’unica donna tra gli 11 componenti del cda. Una donna anche nel cda di Poste, Maria Claudia Ioannucci. Potrebbero essere donne quindi alcuni presidenti delle societa’ a controllo pubblico. In generale si profila un ampio rinnovamento a partire da Eni e Enel. Nei giorni scorsi la Commissione industria del Senato ha approvato una risoluzione (comunque non vincolante) con il parere favorevole del rappresentante del governo prevedendo che l’eventuale rinnovo dell’incarico ai capi azienda uscenti ”deve essere subordinato alla valutazione dei risultati della loro gestione e in ogni caso non ci potra’ essere un quarto mandato”.

Inoltre i capi azienda non possono superare i tre mandati. Per quanto riguarda le aziende quotate controllate direttamente o indirettamente dal ministero dell’economia, a Eni e Enel gli ad Paolo Scaroni e Fulvio Conti sono al termine del terzo mandato. Al termine del terzo mandato anche l’ad di Terna Flavio Cattaneo, mentre a Finmeccanica l’ad Pansa e’ al primo mandato. Negli ultimi giorni molte le indiscrezioni sui nomi dei manager che saranno indicati dall’esecutivo. Per l’Eni viene indicato l’attuale direttore generale produzione ed esplorazione Claudio Descalzi per sostituire Scaroni e sempre interno potrebbe essere il successore di Conti all’Enel, Francesco Starace che e’ l’ad di Enel GP. Alcuni quotidiani hanno riferito della candidatura dell’ex ministro della giustizia Paola Severino per la presidenza del gruppo del cane a sei zampe oltre a diplomatici come Giampiero Massolo e Giovanni Castellaneta.

Finmeccanica  Altro dossier delicato e’ il vertice di Finmeccanica che opera nell’industria militare. Potrebbe essere confermato presidente l’ex capo della polizia Gianni De Gennaro, in carica da luglio dell’anno scorso. Per la carica di amministratore delegato tra i nomi piu’ gettonati l’attuale ad di Invitalia Domenico Arcuri e Giuseppe Giordo che nel gruppo Finmeccanica ricore la carica di capo azienda del settore aeronautico. Oltre ai cda dovranno essere rinnovati anche i collegi dei sindaci per alcune societa’. E’ il caso di Eni e Terna. da verificare se il Tesoro confermera’, come accaduto l’anno scorso per Enel, di non presentare propri candidati per il collegio sindacale come prevede una direttiva comunitaria per scongiurare che l’azionista di riferimento di una societa’ faccia eleggere propri rappresentati tra i sindaci. All’Eni e’ in scadenza Francesco Biletti come sindaco effettivo, in rappresentanza del Mef, subentrato l’anno scorso a Roberto Ferranti.

A Terna nel collegio sindacale non siedono rappresentanti del Ministero di via XX Settembre mentre in quello di Finmeccanica (da rinnovare l’anno prossimo) ben tre sindaci effettivi e uno supplente sono in rappresentanza del ministero. Con la tornata di nomine scatteranno anche i nuovi tetti per i compensi degli amministratori secondo le disposizioni del Ministero dell’economia. Per le societa’ quotate e per quelle che emettono strumenti finanziari come Poste, FS e Cdp si profila una riduzione dei compensi di almeno il 25% anche se per Eni, Enel, Finmeccanica e Terna la proposta che verra’ presentata dal Mef potrebbe non essere approvata dall’assemblea dei soci. La tornata di nomine non si esaurisce con i colossi a partecipazione pubblica. La stagione dei rinnovi dei vertici aziendali e’ solo all’inizio. Infatti molte soceta’ partecipate direttamente dal Mef hanno i vertici in scadenza. A breve dovra’ essere rinnovato il cda dell’Enav, di Consap, Arcus SpA, Istituto Luce, Poligrafico, Italia Lavoro, Rete Autostrade Mediterranee, Sogesid e Studiare Sviluppo. (Asca)