Ha volato per circa 700 chilometri e poi s’è inabissato a 400 chilometri dalle coste russe. La Corea del Nord ha effettuato un nuovo test missilistico. Il missile, su cui si indaga, è stato lanciato dalla città del nordovest del Paese, Kusong alle 5:30 del mattino ora locale (le 22:30 in Italia). “La Corea del Sud e gli Stati Uniti stanno analizzando i dettagli del missile”, ha spiegato lo stato maggiore di Seoul, senza dare ulteriori dettagli sul test che sembra aver riguardato un missile più potente degli ultimi lanciati da Pyongyang. Si tratta del secondo lancio in poche settimane, il primo dall’elezione del nuovo presidente sudcoreano Moon Jae-In. Immediate le reazioni di Cina, il principale alleato della Corea del Nord, Russia e Usa che si sono detti preoccupati dell’aumento della tensione. Il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping hanno espresso la loro preoccupazione per l’aumento della tensione nella penisola coreana dopo il nuovo test missilistico di Pyongyang. A un incontro a margine del forum internazionale di Pechino, Putin e Xi “hanno discusso della situazione nella penisola coreana nel dettaglio” e “entrambi hanno espresso preoccupazione per l’aumento della tensione”, ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Tuttavia, “questo lancio missilistico non ha rappresentato alcun pericolo per la Russia”, ha spiegato lo stesso ministero russo. “Il sistema di allerta per gli attacchi missilistici della Russia ha seguito l’obiettivo balistico nel corso dei 23 minuti di volo fino al suo atterraggio nella parte centrale del Mare del Giappone (circa 500 chilometri dal territorio russo)”.
Cina e Russia hanno condannato il nuovo test di Pyongyang e si sono detti preoccupati dell’aumento della tensione nella penisola coreana. Il presidente americano Donald Trump ha chiesto sanzioni più dure. Il presidente americano Donald Trump ha definito il nuovo test missilistico della Corea del Nord “l’ultima provocazione” che “ci induce a chiedere a tutte le nazioni di introdurre sanzioni ancora più dure contro la Corea del Nord”. Il missile lanciato dalla Corea del Nord ha raggiunto un altitudine di 2.000 chilometri, secondo gli esperti giapponesi, un dato che potrebbe far pensare a un nuovo tipo di missile balistico sperimentato da Pyongyang. La natura del lancio, scrive Bbc, è ancora in fase di determinazione ma secondo gli analisti il lancio potrebbe suggerire un raggio d’azione più ampio rispetto ai precedenti test. Il ministero della Difesa di Tokyo ha aggiunto che il missile è rimasto in volo per 30 minuti prima di inabissarsi nel Mare del Giappone dopo aver percorso 700 chilometri. Per il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, oggi a Pechino “in questo clima di cooperazione multilaterale certamente c’e’ anche la preoccupazione per quello che succede in questo quadrante del mondo, e quindi l’ultimo test balistico della Corea del Nord”. Per il premier, “la risposta, io credo che debba venire da un contesto che e’ prevalentemente economico, come quello di questi giorni a Pechino, con fermezza, puntando sulla diplomazia”. Gentiloni ha poi ricordato il ruolo “particolare” dell’Italia , come presidente del Comitato Onu per le Sanzioni alla Corea del Nord. “Non consideriamo queste cose come bizzarrie di una stranezza locale. E’ un problema serio per la stabilita’ e la sicurezza internazionale e io sono convinto che anche il prossimo G7 dara’ un contribuito in amicizia a risolvere questa questione”.