Testimoni di giustizia, dal 16 settembre nuovi assunti in Regione Siciliana
MAFIA Cutrò: “Auspichiamo che al più presto la legge venga applicata in tutta Italia”
La prossima settimana, probabilmente mercoledì 16 settembre, un nuovo gruppo di testimoni di giustizia siciliani, ovvero cittadini onesti che avendo visto o subìto un crimine hanno deciso di denunciare, mettendo con ciò in grave pericolo la vita propria e quella della propria famiglia, firmeranno la lettera di assunzione presso la Regione Siciliana e inizieranno a prestare lavoro, 4 in Sicilia, almeno altri 9 nella sede romana della Regione dove già 6 di loro hanno iniziato a lavorare nei mesi scorsi. “Facciamo appello al Governo e alle istituzioni – spiega il coordinatore dei testimoni di giustizia siciliani, Ignazio Cutrò – affinchè si trovi il modo di far lavorare questi testimoni nelle regioni in cui vivono: molti di loro infatti hanno dovuto abbandonare la Sicilia per motivi di sicurezza e doversi spostare a Roma per lavorare comporta costi elevati: rischiano, a fine mese, di rimanere senza niente in mano. Auspichiamo inoltre che al più presto la legge per dare lavoro ai testimoni di giustizia venga applicata in tutta Italia”.
Proprio per accelerare l’attuazione della normativa nazionale, è in programma il prossimo 24 settembre a Roma un incontro del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, che per l’Esecutivo si occupa della materia, con i governatori nel corso della seduta prevista per quella data della Conferenza delle Regioni. Intanto i testimoni di giustizia campani, in occasione della visita della Commissione Antimafia prevista domani e dopodomani a Roma, lamentano un loro mancato coinvolgimento alla due giorni che, scrive il coordinatore Luigi Coppola, “sarebbe stato utile a tutti e soprattutto ai tanti coraggiosi imprenditori che come me hanno sfidato la camorra, ora si vedono abbandonati a loro stessi e vedono un territorio interamente lasciato nelle mani della criminalità”.