The Giornaliste come Avengers: ironia dietro le quinte

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Oltre 8 mila persone, sulle note di “Creuza de ma” di Fabrizio De Andrè, sono scese in piazza questa sera a Genova rispondendo all’appello lanciato dal movimento delle sardine. “Voi non avete fermato il vento, gli avete solo fatto perdere tempo”, hanno detto gli organizzatori del presidio dal palco improvvisato sulla scalinata di Palazzo Ducale, citando una strofa della “Canzone del maggio” del famoso cantautore genovese. Alle 18, ora di inizio della manifestazione, la centralissima piazza De Ferrari era già stracolma di gente di tutte le età. Molti dei partecipanti hanno portato con sé le famose sardine di cartone, simbolo del movimento.

Anche nel capoluogo ligure la folla, che ha invaso piazza De Ferrari ma anche l’adiacente Largo Pertini e i portici del Palazzo della Regione Liguria, dopo aver intonato più volte “Bella Ciao”, ha cantato l’inno di Mameli. Tra gli striscioni esposti dai manifestanti, il classico “Genova non si lega” ma anche un più originale “I pesci non chiudono gli occhi” e “Le acciughe fanno un pallone”, che faceva di nuovo riferimento a una delle canzoni di De Andrè.