“Ti voteranno solo perché sei storpia”, candidata a Miss Italia attaccata sui social. E scatta la solidarietà: “Chiara è un esempio di coraggio e determinazione per tutti”

“Non è la vittoria che mi interessa, ma mostrare al mondo che la vita è sempre bella” La 18enne di Tarquinia nel 2013 ha subito un incidente in sella a un motorino e ora non ha più la gamba sinistra

Chiara-Bordiint

Una ragazza disabile candidata a Miss Italia e scoppia un putiferio. Chiara Bordi, infatti, è la prima miss della storia con una gamba amputata a causa di un incidente stradale, e c’è chi già parla di un possibile nuovo ‘caso Denny Mendez’ alla vigilia della finale del concorso, in diretta dagli studi Infront di Milano oggi 17 settembre su La7 con la conduzione di Francesco Facchinetti e Diletta Leotta.  Chiara ha 18 anni, è una ragazza bellissima ed è stata definita ‘storpia’ su Facebook. L’attacco non è rimasto senza risposta, sia da parte della giovane, sia dal mondo politico e dello spettacolo che si è schierato compatto al suo fianco.[irp]

Tutto nasce da un post su Facebook della sorella con il quale invita i concittadini di Tarquinia a votare per Chiara. Tanti commenti di sostegno, ma ci sono anche quelli di una hater che le dice: “ti voteranno solo perché sei storpia”. La risposta della giovane viene in un lungo post il cui senso si condensa in una frase: “Dietro tutta questa cattiveria si nascondono frustrazione e insoddisfazione. Non è la vittoria che mi interessa, ma mostrare al mondo che la vita è sempre bella, anche quando ce l’ha con te, e che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima“.

Chiara Bordi

SCATTA LA SOLIDARIETA’

In molti hanno fatto sentire la propria voce a sostegno di Chiara., “Non ti curar di questi leoni da tastiera che ti insultano, la tua determinazione è un esempio per tutti” ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Chiara è un esempio di coraggio e determinazione per tutti e l’unica cosa ‘storpia’ sono le parole di qualche leone da tastiera che, non avendo altro da fare, alimenta la cultura dell’odio” dice Stefano Pedica della direzione del PD Lazio. “Chiara, con le sue parole, ha messo a tacere cattiverie e ignoranza. ha scritto su Facebook il ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana.

“Trovo inaccettabile umiliare una ragazza che con grande coraggio e tra enormi sacrifici, sta provando a ritagliarsi il suo spazio nel mondo. Stiamo vivendo tempi bui dove chi denigra, invece di vergognarsi, si sente legittimato” dice Patrizia Mirigliani, organizzatrice del concorso. “Il vero handicap dei giorni nostri si chiama ignoranza. Superiorità e sorriso le armi vincenti. Siamo in tanti a combattere con te. Non mollare e guarda avanti. La vita non è sui social” scrive su Twitter Giusy Versace, deputata di Forza Italia, anche lei disabile dopo un incidente. “Solidarieta’ a Chiara Bordi per gli insulti vergognosi che ha ricevuto sui social – dice Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia -. Gesti cosi’ gravi che offendono la dignita’ di una ragazza che sta combattendo contro i pregiudizi sono inaccettabili. Anche se dispiace leggere questi commenti denigratori, sono certa che nulla potra’ cancellare il bel percorso di Chiara”.

CHI E’ CHIARA

E’ la sera del 5 luglio 2013, Chiara è in sella a un motorino. Uno spaventoso incidente la fa risvegliare in un letto di ospedale. Non ha più la gamba sinistra, dal ginocchio in giù: troppo gravi le ferite subite nell’impatto. “Ho odiato la vita, ho maledetto il destino (…) ho chiesto a Dio o chissà cos’altro perché fosse successo proprio a me (…) preferivo voltare lo sguardo altrove piuttosto che guardarmi le gambe” scrive su Instagram, “ho dovuto guardare sfumarsi nella mia testa i sogni e le certezze che avevo, ho visto persone soffrire per me e ho sofferto per loro, ho provato sensi di colpa e quasi il desiderio di morire…poi ho desiderato con tutta me stessa di tornare ad una vita normale, sono rinata ed insieme a me sono rinati tutti i sogni, le aspettative e la voglia di vivere, ho rivisto le mie gambe camminare, stavolta con una protesi ma a mio parere molto più belle di prima”​.[irp]