Tom Dumoulin vince il Giro d’Italia

La crono finale a Van Emden. Sul podio anche Quintana e Nibali

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L’olandese Tom Dumoulin (Team Sunweb) ha vinto la centesima edizione del Giro d’Italia. Dumoulin, secondo sul traguardo della ventunesima ed ultima tappa, la cronometro Monza-Milano di 29.3 km, dietro un altro olandese, Jos Van Emden (LottoNl-Jumbo), ha preceduto sul podio del Giro il colombiano Nairo Quintana e l’italiano Vincenzo Nibali. Doumolin, partito con un ritardo di 53″ da Quintana e 14″ da Nibali, è giunto secondo nella crono di Milano con un ritardo di 15″ dal compagno di squadra Van Emden. Terzo Manuel Quinziato a 27″. Nella prova contro il tempo Quintana ha pagato 1’27” all’olandese ed è secondo sul podio, mentre Nibali è terzo ma per soli 9″ sul colombiano. Trionfo olandese a Milano: “Ieri ho mandato un messaggio a Tom con il mio bambino con indosso una maglia rosa – ha detto Van Emden all’arrivo – Gli ho detto che oggi sarebbe stata sua e così è andata”. Da Dumoulin, primo olandese a vincere il Giro d’Italia, la risposta: “Speriamo di festeggiare insieme”. E così è andata con la festa tutta olandese a Milano. “E’ pazzesco, non so cosa dire – ha detto l’olandese al traguardo. Un sogno che si avvera. Quando ho passato il traguardo mi hanno detto: ‘hai vinto’, ‘hai vinto’ ma io vedevo il riferimento sul video e mi sono gelato. Bisogna fare i colpimenti a Quintana oggi. Ha fatto una grande gara”. Poi rivela: “Durante la crono non voluto sentire indicazioni di tempo dall’ammiraglia. Ma dopo la metà mi dicevano di non prendere rischi”.

NIBALI “Più di questo non si poteva fare”. Parola di Vincenzo Nibali che accetta di buon grado il terzo posto del Giro del Centenario vinto da Tom Dumoulin. “Abbiamo sempre cercato di attaccare ma le energie erano queste e non si poteva fare di piu’ – spiega a Raisport il messinese che ha vinto il Giro del 2016 – Le crono sono state l’ago della bilancia, in due giornate mi sono mancate le gambe, una sul Blockhaus e ad Oropa: la gestione non è stata semplice e abbiamo dato il massimo simo alla fine”. Per Nibali “è stato un Giro di livello altissimo. Il mio obiettivo era il gradino piu’ alto ma di piu’ non si poteva fare, l’olandese ha dimostrato di essere in gran forma”. Per il futuro “ora penso a recuperare energie e a tornare a casa, poi vedremo se saremo al Tour o alla Vuelta”. L’ultimo pensiero è per Michele Scarponi: “Il suo ricordo è ancora vivo e deve andare avanti cosi’, dentro di noi ha lasciato grandi sorrisi e la gente gli vuole ancora bene perche’ era espansivo e simpatico con tutti, al di la’ del capitano e del campione che e’ stato”.