Toni bellicosi tra Usa e Nordcorea. “Cerca guai”. “Pronti alla guerra”

11 aprile 2017

Pyongyang si dice “pronta alla guerra” dopo la decisione statunitense di inviare nelle acque della penisola coreana una portaerei nucleare, mentre il presidente Donald Trump minaccia di “risolvere il problema” nordcoreano con o senza l’aiuto cinese. Il regime nordcoreano ha definito “una mossa sconsiderata” il dispiegamento navale statunitense, minacciando di essere pronta alla “guerra”: secondo Pyongyang l’invio della portaerei è la dimostrazione che la strategia americana per “invadere” la Corea del Nord ” ha raggiunto una fase pericolosa”, ha spiegato un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano citato dall’agenzia di Stato Kcna. Trump, in un messaggio diffuso su Twitter, ha risposto per le rime: “La Corea del Nord cerca guai. Se la Cina decidesse di aiutarci, sarebbe fantastico. Altrimenti, risolveremo il problema senza di loro! U.S.A.”. Trump ha poi aggiunto: “Ho spiegato al presidente della Cina che un accordo commerciale con gli Stati Uniti sarà molto meglio per loro se risolveranno il problema della Corea del Nord!”.

Della questione si è occupato anche il G7: i programmi nucleare e missilistico della Corea del Nord pongono “una grave e crescente minaccia” alla pace e alla sicurezza “regionale e internazionale” e “costituiscono una evidente violazione del regime di non proliferazione”, come si legge in una dichiarazione sulla Non proliferazione nucleare rilasciata dai ministri degli Esteri al termine del vertice di Lucca. “Condanniamo nella maniera più risoluta tutti i test nucleari e missilistici” della Corea del Nord e “ribadiamo la nostra richiesta alla sua leadership di rispettare tutti le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu”, “astenendosi da ogni altra azione destabilizzante e provocatoria”, conclude il documento. In realtà crescono i timori di un nuovo test nucleare, dal momento che sabato sarà il 105esimo anniversrario della nascita di Kim Il-Sung, spesso celebrato da Pyongyang con una dimostrazione di potenza militare. Migliaia di soldati sono sfilati a Pyongyang per giurare fedeltà al leader nordcoreano Kim Jong-Un: alla cerimonia trasmessa dalla televisione di Stato tuttavia Kim non era presente. Pyongyang sta cercando si sviluppare un missile a lungo raggio in grado di colpire il territorio statunitense (obbiettivo che secondo gli esperti potrebbe raggiungere nel giro di due anni) ed ha finora condotto cinque test nucleari, di cui due l’anno scorso: le immagini via satellite indicano che potrebbe star preparandone un sesto.

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