Sarà il film di Jason Reitman “The front runner”, con Hugh Jackman nel ruolo del senatore democratico Gary Hart, ad aprire la 36esima edizione del Torino Film Festival, che si terrà dal 23 novembre all`1 dicembre. Il film di chiusura sarà invece “Santiago, Italia” di Nanni Moretti, documentario in prima mondiale sui mesi successivi al colpo di stato del 1973 in Cile e sul ruolo dell`ambasciata italiana che diede rifugio a molti oppositori di Pinochet.
Saranno 133 i lungometraggi presentati quest`anno al festival, di cui 34 in anteprima mondiale. Nella sezione competitiva “Torino 36”, dedicata alla scoperta di nuovi talenti e riservata a opere prime, seconde o terze, verranno presentati 15 film di altrettanti Paesi, dalla Polonia al Brasile, dalle Filippine agli Stati Uniti. Per l`Italia in concorso ci sarà il film con cui Valerio Mastandrea esordisce alla regia, “Ride”, che racconta, tra risate e commozione, il modo in cui una donna e suo figlio di dieci anni affrontano il lutto per la morte del marito e padre, avvenuta in fabbrica.[irp]
Nella sezione “Festa Mobile” tanti film che tratteggiano, attraverso vicende personali o collettive, lo spirito e la storia di Paesi ed epoche diverse. Per l`Italia, per esempio, si parla di cultura, politica, società degli anni 50, in “Bulli e pupe” di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, mentre l’immagine della sessualità e della donna nella tv pubblica negli anni `80 è al centro di “Sex Story” di Cristina Comencini e Roberto Moroni. Quest`anno verrà consegnato all`attore francese Jean-Pierre Léaud, grande interprete dei film di Truffaut e Godard, il Gran Premio Torino. Pupi Avati sarà il Guest Director e presenterà una sezione intitolata “Unforgettables”, con cinque film che mescolano musica e cinema, due sue grandi passioni.