L’ex bassista dei Led Zeppelin, John Paul Jones, è uno dei Tres Coyotes, che si sono esibiti per la prima volta in Italia, al Torino Jazz Festival. Gli altri due sono il pianista Magnus Lindeberg e il violoncellista Anssi Karttunen. “I Coyote sono animali che mangiano tutto quello che trovano. Noi assaggiamo tutta la musica che incontriamo”, ha raccontato Lindberg per spiegare la loro visione onnivora della musica. Una ricetta che è un po’ quella anche del festival diretto dal duo Giorgio Li Calzi e Diego Borotto, che hanno proposto un festival aperto alle contaminazioni e alla ricerca.
“Niente di cio’ che suoniamo insieme ci sarebbe – ha spiegato Anssi Karttunen – senza i nostri background così diversi”. La formazione è nata come un duo violoncello-piano, formato in origine da Karttunen e Lindberg. Si chiamavano i Dos Coyotes, dal nome della composizione di Lindberg Coyote Blues. Poi due anni fa è arrivato John Paul Jones. “La musica che facciamo non è frutto di una scelta a priori: semplicemente uno di noi inizia qualcosa, e gli altri reagiscono. I musicisti sono influenzati da tutta la musica che ascoltano, non solo da quella che fanno”. “Non so se il rock sia stato davvero la colonna sonora di una generazione, ma anche nei Led Zeppelin abbiamo sempre cercato di inglobarvi elementi di folk, classica, world music. Se abbiamo una mente aperta, è merito della varietà di musica che ascoltiamo”. Il concerto al Conservatorio di Torino è andato subito sold out, un mese prima dell’esibizione. Per ora i Tres Coyotes non hanno un tour o un disco in cantiere. Del resto pianificare e registrare va contro le leggi dell’improvvisazione.[irp]