Torna la paura dello spread, adesso supera i 140 punti. Al top da agosto

CROLLO DEI MERCATI L’incertezza sulla crescita mondiale pesa sulle Borse europee e Piazza Affari tocca minimi che non vedeva da settembre 2013

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Dopo un semestre di cali, complici le azioni della Bce, la nuova impennata sui livelli dell’estate, quando dominava la tensione per il crollo dei mercati cinesi ecco che lo spettro dello spread torna a fare paura. Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi è in netto rialzo a 141 punti, al top da agosto, dopo aver aperto a 125 punti. Il rendimento si attesta all’1,65%. Sale anche il differenziale Bonos/Bund che segna 149 punti per un tasso dell’1,73%. Le vendite sui bond fanno pensare che i mercati comincino a prezzare un generale rallentamento dell’economia globale.
L’incertezza sulla crescita mondiale pesa sulle Borse europee e Piazza Affari tocca minimi che non vedeva da settembre 2013. La chiusura positiva di Tokyo (Nikkei +1,1%) non basta – le piazze cinesi resteranno chiuse l’intera settimana per i festeggiamenti dell’anno lunare – e il tentativo in apertura di rimbalzo fallisce quasi subito. Al giro di boa, in attesa dell’apertura di Wall Street (attesa in flessione), l’indice Ftse Mib segna -2,30% a 16.854 punti (17.467-16.837 i minimi e i massimi infrday).

Nelle ultime sei settimane la piazza finanziaria di Milano ha lasciato sul terreno il 19,5%, annullando di fatto i rialzi segnati lo scorso anno. In profondo rosso anche i listini di Francoforte -2,61%, Londra -1,80%, Madrid -2,96%, Zurigo -1,67% e Parigi -2,39%. Crolla Atene con l’indice Athex 20 che perde quasi l’8%. A Piazza Affari le vendite colpiscono in particolare i titoli bancari – indice del comparto -2,65% -, in una settimana cruciale per i conti. Oggi è il giorno di Bpm (-2,49% a 0,647 euro), mentre continua la trattativa per la fusione con Banco Popolare (-4,58%), i conti di martedì sveleranno le sofferenze dell’istituto veneto. Domani tocca anche a Unicredit (-1,75%). La banca guidata da Federico Ghizzoni è al centro dell’attenzione: se il vicepresidente Luca Cordero di Montezemolo si è speso a favore del management, per l’azionista Leonardo Del Vecchio forse la banca ha bisogno di discontinuità per intraprendere un nuovo cammino. Crolla Ubi banca -5,81% (mercoledì i conti), chiuderà la settimana Bper (in asta di volatilità), la popolare avrebbe messo allo studio un allargamento della propria strategia guardando alla Valtellina, ossia alla Popolare di Sondrio o al Credito Valtellinese. In flessione Intesa Sanpaolo (-1,59% a 2,346 euro) che venerdì scorso ha presentato il proprio bilancio che vede l’utile in forte crescita a 2,74 miliardi; ancora un tonfo per Mps (-7,46% a 0,546 euro) tra i titoli interessati dal risiko delle banche popolari. Non riesce a far prezzo Saipem (-14,04% teorico), in rosso tra gli altri Fca -7,12% ed Exor -6,46%.