Torrente in piena travolge escursionisti, almeno dieci morti. Si cercano i dispersi
C’e’ anche una minorenne tra le vittime. Un turista: “E’ arrivata una valanga d’acqua, sono stato davvero fortunato”
(00.09) Una tragedia che ha spezzato almeno dieci vite umane. Doveva essere una gita tra le suggestive gole del Raganello, tra canyon e natura incontaminata. Una giornata incantevole sul Pollino, zona montana in provincia di Cosenza, al confine con la Basilicata, ma che s’è trasformata in catastrofe. C’e’ anche una ragazza di 14 anni tra le vittime. Dei dieci cadaveri scoperti nel canyon nove sono stati recuperati, mentre le operazioni sono in corso per la decima vittima, ancora non identificata.[irp]
Sei le donne morte, tre gli uomini. Tra le 23 persone salvate, sette sono state portate in ospedale mentre altre sette sono state medicate sul posto. Continuano ininterrottamente le ricerche, mentre stanno giungendo anche dalle regioni vicine i soccorritori specializzati per le ricerche in questo tipo di contesti. In mattinata riprenderanno anche i voli con gli elicotteri, nel tentativo di individuare eventuali superstiti. Per la Protezione civile sono 5-7 i dispersi.
In pochi istanti decine di persone, il numero e’ ancora incerto, sono state travolte dalla piena del torrente mentre si trovavano proprio tra le gole, non lontano dal centro abitato di Civita, nei pressi del “ponte del Diavolo”. Una tragedia dai contorni ancora tutti da chiarire. L’ingresso al Raganello e’ libero, con diversi accessi e guide pronte ad accompagnare i turisti che, in alcuni casi, seguono il torrente anche in autonomia. “Un azzardo”, come ha sottolineato anche il responsabile della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi. Da domenica, infatti, in Calabria erano stati diffusi bollettini di allerta meteo per il rischio di piogge abbondanti. Cosi’ e’ avvenuto. Nel primo pomeriggio, l’ondata di acqua e fango ha travolto i vacanzieri. Due gruppi organizzati, secondo le indiscrezioni, ma forse non solo quelli. Il bilancio si aggrava di minuto in minuto. Il primo corpo recuperato e’ quello di una ragazza.[irp]
Poi ancora corpi, trascinati per centinaia di metri, anche chilometri, dalla violenza dell’acqua. Sul posto il lavoro difficilissimo di vigili del fuoco, Soccorso alpino, carabinieri e Protezione civile regionale, ma nessuno si sbilancia sul numero degli eventuali dispersi. I soccorritori si calano con le corde, provano ad avvicinarsi con mezzi fuoristrada, quindi con lunghi percorsi a piedi. La piazza di Civita diventa presto la centrale di coordinamento dei soccorsi, mentre in una palestra e’ stato allestito un primo punto di soccorso e di sostegno per i feriti e per i congiunti di persone coinvolte. La testimonianza di un turista olandese e’ drammatica: “E’ arrivata una valanga d’acqua all’improvviso. Non abbiamo avuto il tempo di fare nulla. Sono stato davvero fortunato. Una cosa incredibile, l’inferno – ha aggiunto in un buon italiano -. Sono davvero senza parole e piango le persone che non sono riuscite a salvarsi”. Il dramma e la paura sono scolpiti negli occhi delle persone salvate. Due bambini vengono trasportati in ospedale, cosi’ come una donna in crisi respiratoria.
Anche il premier, Giuseppe Conte, segue l’evolversi dei soccorsi, mentre il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e’ rientrato da un breve periodo di ferie: “Non ci sono parole. E’ una sciagura immane – ha detto il governatore – che lascia sconvolti. Un’occasione per trascorrere in compagnia una giornata lieta che si e’ trasformata in una cosi’ grave tragedia, lascia ancor di piu’ attoniti”. Nell’area della tragedia e’ arrivato anche il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla: “Quello che e’ accaduto e’ terribile”. L’impressione e’ che non siano state adottate tutte le misure di prevenzione e sicurezza, considerata anche l’allerta meteo, ma questo sara’ approfondito in un secondo momento. Nella notte, con le luci delle torri faro, le ricerche continueranno, nella consapevolezza che il bilancio dei morti potrebbe drammaticamente salire, coinvolgendo anche persone molto giovani d’eta’.[irp]