Tosi: “Mai con la destra estrema”. Lega vicina alla scissione

Nel Veneto nasce un gruppo composto dai fedelissimi del sindaco di Verona e dai militanti non soddisfatti delle alleanze politiche di Salvini

salvini tosi

La svolta a destra della Lega Nord di Salvini accelera la corsa del segretario della Liga Veneta, Flavio Tosi per costruire un soggetto moderato che aggreghi i fedelissimi tosiani, i militanti non soddisfatti delle alleanze politiche del segretario federale e intercetti il voto dei moderati del centrodestra. E il rischio di scissione si respira già nell’aria. Non è casuale, infatti, l’uscita di due consiglieri regionali del Carroccio veneto, il presidente della Liga Veneta Luca Baggio e Matteo Toscani che hanno costituito un nuovo gruppo, “Impegno Veneto”, insieme a Francesco Piccolo (Gruppo Misto), esponente del centrodestra. La giustificazione ufficiale è la possibilità di sostenere liste civiche in vista delle elezioni regionali. Ma il significato politico della giornata lo spiegano gli stessi protagonisti. “Il direttivo veneto -ha sottolineato Toscani – ha deliberato la possibilita di costituire un gruppo civico per raccogliere il consenso dei tanti moderati di centrodestra che non voterebbero Lega soprattutto dopo la svolta a destra. Del resto, la Lega di Salvini non e piu quella del 1987 quando vi entrai, un movimento che aveva valori diametralmente opposti a quelli di oggi e a quelli che abbiamo visto sabato nel corso della manifestazione a Roma. La presenza di Casa Pound – ha aggiunto Toscani – per noi ha rappresentato un disvalore. E anche dalla manifestazione che sabato vedra Salvini in piazza a Venezia con Fratelli d’Italia, prendiamo le distanze. La nascita di questo gruppo civico e un segnale chiaro”.

Ragionare con consiglieri di area moderata, fa eco Luca Baggio “assume un significato particolare in un momento in cui la Lega si sta posizionando verso destra, cosa che a me non piace. Condivido la linea di Tosi, la necessità che la Liga Veneta sia autonoma nelle scelte come prevede lo statuto federale del partito”. E alla vigilia del Consiglio ‘Nathional’ della Liga Veneta convocato a Padova per domani sera, in cui Tosi dovrà comunicare le sue intenzioni: ossia se lasciare la Lega Nord per correre da solo per la presidenza del Veneto e mantenere quindi la sua fondazione “Ricostruire il Paese”, Zaia non si scompone. “L’uscita dei due consiglieri dal gruppo della Lega in consiglio regionale – replica – rientra nelle regole della democrazia. Io ho i veneti al mio fianco, quindi vado avanti nella mia direzione e poi in democrazia ognuno fa quello che vuole”. Oggi il governatore sarà ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sul tavolo i referendum per l’autonomia e l’indipendenza del Veneto, genuini baluardi leghisti da issare per spostare l’attenzione dalle criticate derive nazional-nazionaliste della Lega salviniana. Non si sa ancora se Zaia e Tosi saranno sabato a Venezia alla manifestazione promossa da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e dallo stesso Matteo Salvini. Tutto dipenderà da cosa succede domani a Padova. E il Veneto, ancora una vota, è laboratorio politico.