“Abbiamo raccolto testimonianze raccapriccianti sulle violenze subite dai migranti in Libia”. A dirlo e’ una portavoce di Sos Mediterranee che ha appena concluso a Trapani le operazioni di sbarco di 371 migranti recuperati nel Mediterraneo, in tre differenti operazioni a Nord delle coste di Sabratha. “Uno di loro mi ha pregato di raccontare il terrore visto in Libia, un altro aveva un piede pieno di tagli, alcuni anche profondi – continua la portavoce – e un altro ragazzo ci ha detto di aver tentato altre tre volte di imbarcarsi per l’Europa ma nelle altre occasioni era stato fermato da militari o paramilitari libici e riportato nello stesso carcere, affollato fatto da celle piccolissime. Inoltre ci ha anche raccontato dell’aggiunta di alcune “droghe” nel cibo, in grado di renderli deboli e incapaci alle rivolte”. Uno dei gommoni soccorsi lo scorso giovedi’ trasportava 98 persone provenienti dal Marocco, 2 dalla Siria (padre e figlia) e due dall’Egitto. Sull’attuale condizione di soccorso negli sbarchi: “Il nostro lavoro nel Mediterraneo e’ sempre lo stesso e non ci sono stati grandi cambiamenti rispetto all’inizio delle nostre attivita’ di soccorso”.