A Trapani si insedia commissario Messineo: “Non sono permeabile”
L’ex procuratore di Palermo Francesco Messineo si insedia nella funzione di commissario straordinario di Trapani. Un esito che arriva dopo la mancata elezione a sindaco del candidato Pd Piero Savona, che ha fallito la sfida del quorum dell’affluenza, decisivo dopo il ritiro di Girolamo Fazio, indagato per corruzione. Una competizione fortemente segnata dalle vicende giudiziarie, in una città difficile. “Indubbiamente la campagna elettorale di Trapani è una vicenda con degli aspetti singolari e inconsueti, dovuti a una legislazione – ha spiegato – che ha mostrato dei lati paradossali e difficilmente prevedibili. Ho seguito la campagna elettorale sulla stampa. La mancanza di un’amministrazione eletta però è certamente un fatto negativo. Comprendo il disappunto e il rammarico della comunità trapanese e spero di veicolare in modo idoneo la città da questa condizione anomala a una condizione di pieno ristabilimento del rapporto tra la cittadinanza e l’amministrazione”. Al termine del suo mandato, l’ormai ex sindaco Vito Damiano (che oggi non era presente) ha rilasciato delle dichiarazioni circa “condizionamenti, dall’esterno del palazzo ma soprattutto dall’interno”. “Ho sentito il sindaco Damiano in una breve conversazione telefonica. Ho letto – prosegue Messineo – le dichiarazioni rese dal sindaco Damiano ma per alcuni aspetti questi problemi non riguardano la figura del commissario straordinario, che riunisce i ruoli di sindaco, Giunta e consiglio comunale e non e’ proprio possibile un ostruzionismo interno. Altro tipo di influenze di qualsivoglia genere non le metto in bilancio, perché non essendo un soggetto proveniente dalla politica e non avendo alcune ambizioni di percorsi politici sono difficilmente permeabile. Se dovessero verificarsi episodi del genere li farei presente”.