A Trapani non è stato raggiunto il quorum previsto dalla legge regionale siciliana e quindi è in arrivo il commissario. Con un unico candidato in corsa, alle urne è andato solo il 26,75% degli aventi diritto. Queste elezioni di Trapani già sono entrate in qualche modo nella storia: per la prima volta in Italia, infatti, per il ballottaggio c’era in corsa soltanto un candidato, Piero Savona con un unico e temibile avversario, il raggiungimento del quorum che ha vinto la partita elettorale, dando l’amministrazione della città a un commissario che verrà inviato dalla Regione Siciliana e che governerà almeno fino alla primavera del 2018. Le consultazioni per scegliere il neo sindaco di Trapani avevano subito un duro colpo già alla vigilia del voto, quando due diverse inchieste giudiziarie hanno colpito i principali candidati a sindaco, Girolamo Fazio e Antonio D’Alì. Superato il primo turno, vinto proprio da Fazio con il 32 % dei voti, questo ha deciso di defilarsi dal ballottaggio, lasciando in corsa solo l’avversario del Pd che per essere eletto avrebbe dovuto superare le soglie del doppio quorum: il 50% di affluenza e il 25% di preferenze.