Raccoglieva fagioli su un terreno dell’azienda di famiglia quando una mietitrice si e’ rovesciata e l’ha travolto. Nella Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, e’ morto cosi’ Paolo Aimetta, 32 anni. La tragedia nel pomeriggio a Maddalene, frazione di Fossano, nel Cuneese. I soccorsi sono stati immediati, come la corsa all’ospedale Santa Croce di Cuneo, dove l’uomo e’ morto nonostante i tentativi di rianimarlo. Sull’esatta dinamica dell’incidente, l’ennesimo di questo anno nero sul lavoro, e’ stata aperta una inchiesta. “Siamo sconcertati”, commenta Dario Tallone, sindaco di Fossano, dove la vittima era molto nota. “Era un gran bravo ragazzo, faceva parte della Pro loco, era un grande lavoratore”, lo ricorda il primo cittadino, che si dice vicino alla famiglia dell’agricoltore: “cercheremo di aiutarli ad affrontare questo difficile momento”. L’allarme nei campi di Maddalene e’ scattato poco dopo le 15.
L’agricoltore, secondo una prima ricostruzione, era impegnato con altri colleghi nella raccolta dei fagioli quando la mietitrice, trainata a bordo di un trattore, si e’ rovesciata e l’ha schiacciato sotto gli occhi di amici e parenti. Sul posto, con i sanitari del 118, sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i tecnici dello Spresal dell’Asl Cn1, carabinieri e polizia municipale di Fossano. Spettera’ a questi ultimi stabilire che cosa abbia fatto rovesciare il macchinario e verificare se la domenica di lavoro rispettasse tutte le norme di sicurezza. Quella di oggi e’ la sessantesima vittima del lavoro, in Piemonte, da inizio anno, la seconda nel Cuneese nell’ultima settimana. Soltanto lunedi’ scorso, a Genola, e’ morto Aleksander Thani, operaio della Cemental di 56 anni, schiacciato da una gru che stava manovrando per caricare su un tir alcuni manufatti di cemento. “Dobbiamo fermare questa tragica, dolorosa sequenza di morte e assicurare la massima sicurezza a tutti i lavoratori”, e’ l’appello dei sindacati di fronte all’ennesima tragedia di oggi. La salma di Paolo Aimetta e’ stata composta nelle camere mortuarie dell’ospedale Santa Croce, in attesa del nulla osta per i funerali.