E’ una delle tante storie pirandelliane della politica siciliana (e non solo). Si sa che un gruppo all’Ars gode di una serie di benefit. E, di conseguenza, i deputati che ne fanno parte. Non a caso gli inquilini di Sala d’Ercole, quando si ritrovano un raggruppamento sparuto, fanno alchimie per tenere in vita lo stesso gruppo parlamentare di appartenenza. E, a proposito di alchimie, in merito, all’Assemblea regionale siciliana ce n’è una viva e vegeta. Protagonisti tre partiti: Forza Italia, Grande Sud e Pid-Cantiere popolare verso Forza Italia. La denominazione di quest’ultima sigla (si fa per dire) è più che eloquente. Tre partiti che ‘uniscono’ nove deputati. Dove sta l’alchimia? Che i nove parlamentari, politicamente e non amministrativamente, fanno parte di un unico partito: Forza Italia. Qualcuno si chiederà: perché allora non formano un unico gruppo parlamentare, sia per una questione prettamente politica (dato che l’unione – si dice – fa la forza); sia perché si risparmierebbero soldi pubblici, centinaia di migliaia di euro? La risposta la dà lo stesso leader di Pid-Cantiere popolare, l’ex ministro alle Politiche agricole, entrante in Forza Italia, Saverio Romano: “E’ solo una fase transitoria, quella della ricostituzione degli organismi dentro i partiti e dentro le assemblee consiliari o parlamentari”. In altri termini, “presto si andrà al riassetto degli organi istituzionali per affrontare al meglio le competizioni dei prossimi mesi: amministrative ed europee”. Archiviata la pratica.