Tre i superlatitanti rimasti oltre Di Lauro
Si tratta di soggetti di massima pericolosita’ inseriti in una lista redatta dal Gruppo integrato interforze
Marco Di Lauro, latitante dal 2004, dopo un maxi blitz che passera’ alla storia come la “notte delle manette” e a cui Di Lauro scampo’, era tra i quattro superlatitanti di massima pericolosita’ inseriti in una lista redatta dal Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti piu’ pericolosi (GIIRL) della Direzione centrale della polizia criminale e inseriti nel sito del ministero dell’Interno. Ora la lista – che fino a pochi anni fa contava numerosissimi esponenti di mafia, camorra, ‘ndrangheta, Sacra Corona Unita – si e’ assottigliata fino a riportare solo tre nomi: per Cosa Nostra quello di Matteo Messina Denaro, ricercato dal 1993, che deve scontare l’ergastolo e di Giovanni Motisi, anche lui destinatario dell’ergastolo e ricercato dal 1998.[irp]
Per l’anonima sequestri e’ ancora ricercato Attilio Cubeddu, latitante dal 1997, che deve scontare 30 anni in via definitiva. Curbeddu non fece rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu e’ Carros (NU), dove era ristretto, per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Tra gli arrestati “eccellenti”, catturati in questi anni e inseriti nella lista dei latitanti di massima pericolosita’, spiccano i nomi di Michele Zagaria, arrestato per camorra nel 2011, di Antonio Iovine, arrestato nel 2010 a Casal di Principe e anch’egli boss di camorra; di Giovanni Strangio, esponente della ‘ndrangheta arrestato nel 2009 nei Paesi Bassi, di Giuseppe Bellocco, catturato nel 2007 in Calabria e appartenente alla ‘ndrangheta, di Giuseppe Morabito, preso nel 2004 in Calabria. Tra i superlatitanti c’era ovviamente anche il nome di Salvatore Riina, ricercato dal 1969 e arrestato nel 1993. E’ morto nel novembre 2017.