La Corea del Nord ha lanciato non uno solo ma almeno 3 missili a corto raggio durante le manovre militari congiunte tra le truppe Usa e quelle di Seul. Ma come ha chiarito in seguito il Pentagono i lanci si sono rivelati un fallimento. I 3 missili sono stati lanciati, scrive la Bbc, alle 6,49 del mattino ora locale (le 23,49 di ieri ora italiana). Secondo il Pentagono, pero’, dei 3 missili lanciati “il primo ed il terzo non hanno completato la traiettoria mentre il secondo e’ esploso subito poco dopo il lancio”, ha riferito il comandante Dave Benham del comando Usa del Pacifico. I lanci sono avvenuto in un arco di tempo di 30 minuti. In precedenza altre fonti avevano sostenuto che i 3 vettori sarebbero tutti precipitati nel Mar del Giappone dopo aver percorso solo 250 km. In ogni caso questa volta si tratterebbe dei due potenti missili balistico intercontinentale a lungo raggio (Icbm) come quelli testati il 4 ed il 28 luglio, ed in grado di colpire gli Usa. Il lancio sarebbe stato effettuato dal poligono di tiro nella provincia di Gangwon. I vertici militari sudcoreani ed Usa stanno compiendo ulteriori analisi sulla natura del missile. I precedenti Hwasong-14 erano in grado di colpire ad oltre 10.000 km di distanza. Si tratta comunque del 13esimo test missilistico, vietato dalla sanzioni Onu, dall’inizi dell’anno, ed una risposta a suo modo ‘moderata’ alle manovre Usa-Seul che Russia e Cina avevano chiesto di fermare contemporaneamente ai test nordcoreani.
In sintesi il dittatore Kim Jong-un, ha compreso che rischia di alienarsi il sostegno della Cina, ed in seconda battuta della Russia, ed ha evitato di compiere una manovra clamorosa come i due lanci a luglio, ma una in forma ridotta per comunque riaffermare la sua indipendenza e pericolosita’. Il dittatore Kim Jong-un aveva minacciato di colpire l’sola Usa di Guam, a 3.400 km di distanza, con 4 missili balistici a medio raggio Hwasong-12 il giorno di ferragosto, salvo poi fare marcia indietro, nella guerra al calor bianco di minacce con il presidente Usa Donald Trump. Sulla base di Guam sono ospitati, tra l’altro, i bombardieri strategici B-52 ed i piu’ moderni B-1B Lancers che hanno piu’ colte sorvolato la penisola coreana, scortati da caccia giapponesi e sudcoreani, dopo i test di luglio nordcoreani. Alcune ore dopo i lanci, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha assistito a una esercitazione militare, in occasione del 57mo anniversario della direzione rivoluzionaria Songun da parte del generale Kim Jong II. Dal suo punto di osservazione, Kim ha dato il segnale d’inizio della esercitazione-competizione che simulava l’occupazione di isole e in cui sono stati impegnati diversi reparti dell’esercito e alla fine ha espresso “grande soddisfazione”, riferisce l’agenzia ufficiale KCNA.