Dalla Sicilia arriva un secco No al piano del governo Renzi relativamente all’art. 38 del decreto “Sblocca Italia” che agevolerebbe l’istallazione di trivelle sull’isola. A farsene portavoce, in occasione dell’incontro natalizio con la stampa a Palazzo dei Normanni di Palermo, il presidente dell Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.”È chiaro che c’è un primo ordine del giorno dell’Assemblea regionale siciliana – ha detto Ardizzone – che impegna il governo regionale a presentare ricorso contro l’articolo 38 dello Sblocca Italia sulle trivellazioni anche in Sicilia, in violazione del principio di reale collaborazione tra Stato e Regioni. Dobbiamo presentare ricorso a meno che il governo nazionale non modifichi l’articolo”.
Il discusso provvedimento è stato già duramente contestato da ambientalisti e M5s, che ne hanno chiesto l’abrogazione. Definisce “d’interesse strategico” le attività di ricerca di idrocarburi e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, semplificando gli iter autorizzativi. Tutto questo però, togliendo potere alle Regioni e prolungando le concessioni anche fino a 50 anni.”Bisogna fare chiarezza con lo Stato italiano – ha proseguito Ardizzone – con tranquillità ma anche con forza, non siamo per fare crociate contro il governo nazionale, ma nn possono continuare a spogliarci così continuamente. Prima i fondi Pac, ora le trivellazioni senza che rimanga un euro di accisa nel territorio. Preannuncio che il 7 gennaio sarà convocata l’Aula per verificare se è stato modificato l’articolo 38, e se non è così, per impegnare il governo regionale a presentare ricorso alla Corte costituzionale contro l’articolo 38″.