Troppe “zitelle” nel regno saudita? Allora, l’emiro della Mecca convoca con un telegramma i capi tribù di tutta regione occidentale del Paese a una riunione “urgente” ordinando loro di fissare un tetto massimo alla dote richiesta dalle famiglie della sposa dell’equivalente di 13.000 dollari per un’illibata e di circa la metà per quelle che vergini non lo sono più. A riportare la notizia oggi sul suo sito on-line, è la tv satellitare Al Arabiya, secondo la quale la decisione vuole combattere l’aumento del nubilato in un Paese che conta circa 4 milioni di donne single su una popolazione complessiva di 29 milioni di abitanti.
“Con riferimento a quanto è stato notato negli ultimi tempi, il rincaro della cifra della dote richiesta da alcune famiglie per maritare le loro figlie ha contribuito ad elevare i livelli di nubilato”, recita il testo del telegramma inviato dall’emiro Khalid al Faisal ai governatori della parte occidentale del regno ai quali ordina: “La questione richiede quindi un incontro tra i governatori ed i capi delle tribù per elaborare un documento che fissi le doti per il matrimonio per poi ratificarlo nei tribunali dei governatorati”. Nella direttiva impartita dall’emiro, che è anche consigliere del sovrano saudita, viene fissata in 50.000 riayal (circa 13.300 dollari) la dote per una sposa vergine e in 30.000 per una donna “Latib”, ovvero “non più vergine” perchè divorziata oppure vedova, come riferisce l’emittente saudita. La stessa tv ricorda che secondo un recente studio ufficiale, il numero delle ragazze ancora nubili nel regno attualmente “è di 4 milioni”, rispetto a 1,5 milioni del 2010. La tv non specifica però a che età una ragazza saudita non sposata viene classificata come “zitella”.