Ha aperto a febbraio a Bordeaux, nel sud della Francia, una “maison rose”, una casa rosa riservata alle donne malate di cancro, una prima nel paese transalpino. Oltre ai consigli di professioniste, le frequentatrici potranno usufruire di saloni di bellezza e di spazi per rilassarsi, fare sport, meditare e molto altro, il tutto per riacquistare fiducia in se stesse, nonostante la malattia. L’estetista Laetitia commenta: “Non vedremo più l’assenza delle sopracciglia perché le abbiamo ridisegnate un po’, abbiamo dato loro armonia”. Piccole astuzie per cancellare gli effetti delle chemioterapie o delle radioterapie è quello che le donne vengono a cercare in questa casa. Altri problemi sono la perdita di capelli, di sopracciglia o di ciglia, la secchezza della pelle, il pallore, effetti devastanti che il cancro incide sul corpo e la loro femminilità. Ad esempio Annabelle, 39 anni e sotto cura per un tumore al seno, segue il corso di maquillage.
“Ciò permette di riappropriarsi di se stesse, di riconoscersi un po’ di più”. Per Catherine, colpita da un linfoma a 56 anni: “Quando andiamo in ospedale per un trattamento, non parliamo tra di noi, almeno io no, non parlo con gli altri malati, siamo lì per curarci, il lato della dolcezza è un’altra cosa”. Sono proprio la dolcezza e la convivialità che le fondatrici della Maison Rose hanno voluto ricreare in questo appartamento nel centro di Bordeaux. Spiega Jenna Boitard, direttrice della Casa rosa: “E’ tutto gratuito al 100%, non ci sono sottoscrizioni annuali, né costi di partecipazione ai laboratori, le sottoscrizioni sono libere se qualcuno le vuole, non vogliamo nessun freno. E così un angolo per chiacchierare, un salottino, una biblioteca e diversi laboratori per passare delle belle ore insieme e condividere esperienze, tra corsi di cucina, di scrittura e di “Médieté”, mix tra yoga e meditazione.
Catherine, sotto cura per un cancro al seno, 60 anni, racconta: “Ho avuto un’asportazione del seno, quindi tendo a chiudere le spalle, questi movimenti mi aiutano a stare dritta e ad aprirmi”. All’origine della maison, finanziata in parte dalla fondazione L’Oréal, il magazine Rose, lanciato nel 2011 e distribuito in tutti i centri di cura in Francia. Spiega la co-fondatrice Céline Dupré: “Oggi non si muore più di cancro, si vive con la malattia, il cancro si è cronicizzato, quindi cosa propone la società, cosa propone ai malati? I malati sono penalizzati, stigmatizzati, sono ancora considerati malati e non persone”. Un’altra Casa Rosa dovrebbe aprire presto a Parigi.