Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lasciato un biglietto tra le fessure del Muro del Pianto, come vuole la tradizione, a termine di una visita che resterà nella Storia, visto che è la prima volta che un presidente statunitense in carica visita il Muro Occidentale. La storica visita, hanno commentato i funzionari della Casa Bianca, fa parte dello sforzo di Trump di sottolineare “il bisogno di unità tra tre delle più grandi religioni” durante il suo primo viaggio all’estero da presidente, tra Medio Oriente ed Europa, che prevede anche un incontro con papa Francesco, dopo l’appello contro il terrorismo lanciato ai leader musulmani, durante la sua visita in Arabia Saudita. Il presidente, insieme alla moglie Melania, alla figlia Ivanka e al genero Jared Kushner, ha visitato la Chiesa del Santo Sepolcro, prima di andare al Muro del Pianto. Il Muro non è ufficialmente riconosciuto come territorio israeliano e non è chiaro se l’amministrazione Trump consideri il luogo sacro come parte dello Stato ebraico.
George H. W. Bush, Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama hanno visitato il Muro del Pianto come privati cittadini o candidati e nessuno si è fatto accompagnare da un primo ministro israeliano; nonostante le pressioni israeliane, anche Trump ha preferito visitare il luogo sacro senza essere accompagnato dal premier, Benjamin Netanyahu. Secondo la Nbc, che riporta quanto affermato dal canale israeliano Channel Two News, i funzionari statunitensi avrebbero respinto la richiesta di Netanyahu, affermando che Trump voleva effettuare una “visita privata” al Muro del Pianto e che “questo non fa parte del vostro territorio”. Il Muro del Pianto “è in Cisgiordania – avrebbero risposto – questa è una visita privata del presidente e non è affar vostro”. Un portavoce della Casa Bianca ha poi detto che questi commenti “non riflettono la posizione statunitense e certamente non quella del presidente”. Questa sera, il presidente e la first lady saranno ospitati a cena nella residenza dei coniugi Netanyahu. Il Muro del Pianto faceva parte del secondo Tempio di Gerusalemme, distrutto dai Romani nel 70 dopo Cristo. Si trova lungo la parete occidentale della Spianata delle moschee, una zona che comprende la moschea Al Aqsa e la Cupola della Roccia. Dalla fine della Guerra dei sei giorni, nel 1967, il controllo dell’accesso alla Spianata è in mano alle autorità israeliane.