Trump chiama Putin e Zelensky: “Vogliamo la pace subito”. E ora l’avvio dei negoziati

Il capo della Casa Bianca ha confermato di aver parlato anche con il presidente ucraino Zelensky, definendo il colloquio “molto positivo”

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Il capo della Casa Bianca, Donald Trump e il presidente russo, Vladimir Putin

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato su Truth Social di aver avuto una “lunga e altamente produttiva” telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, durante la quale i due leader hanno discusso una serie di temi cruciali, tra cui la guerra in Ucraina, il Medio Oriente, l’energia, l’intelligenza artificiale e il ruolo del dollaro. La conversazione, durata circa un’ora e mezza, si è conclusa con un impegno congiunto per avviare immediatamente negoziati volti a porre fine al conflitto russo-ucraino, che Trump ha definito “una guerra che non sarebbe accaduta se fossi stato presidente”.

L’annuncio di Trump: “Milioni di morti da fermare”

Nel lungo post pubblicato su Truth Social, Trump ha sottolineato l’urgenza di fermare le ostilità: “Entrambi abbiamo concordato, vogliamo fermare i milioni di morti che si verificano nella guerra con Russia/Ucraina”. Ha poi aggiunto: “Abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati ai nostri rispettivi team e inizieremo chiamando il presidente Zelensky, dell’Ucraina, per informarlo della conversazione, cosa che farò adesso”. Trump ha incaricato il Segretario di Stato Marco Rubio, il Direttore della CIA John Ratcliffe, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz e l’Ambasciatore e Inviato Speciale Steve Witkoff di guidare i negoziati, dichiarandosi “fermamente convinto” del loro successo.

Il presidente americano ha ribadito che “milioni di persone sono morte in una guerra che non sarebbe dovuta accadere, ma è accaduta, quindi deve finire. Non si devono perdere altre vite!”. Tra i temi discussi con Putin, Trump ha menzionato anche “la grande storia delle nostre nazioni” e la comune alleanza durante la Seconda Guerra Mondiale, sottolineando i “punti di forza delle rispettive nazioni e il grande vantaggio che un giorno avremo nel lavorare insieme”. Ha poi annunciato: “Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni”.

La conferma del Cremlino e l’invito a Mosca

Poco dopo la telefonata, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato il colloquio tra i due leader, rivelando che il presidente Putin ha invitato Trump a Mosca. Peskov ha dichiarato: “Il presidente Trump si è espresso a favore di una rapida cessazione delle ostilità e della risoluzione del problema con mezzi pacifici. Il presidente Putin, da parte sua, ha menzionato la necessità di eliminare le cause profonde del conflitto e ha concordato con Trump sul fatto che un accordo a lungo termine può essere raggiunto attraverso negoziati pacifici”.

Come ulteriore segnale di distensione, la Russia ha liberato l’insegnante americano Marc Fogel, condannato a 14 anni di carcere per detenzione di droghe leggere, che usava per motivi di salute. Trump ha ringraziato Putin per il gesto, scrivendo: “Voglio ringraziare il presidente Putin per il tempo e gli sforzi dedicati a questa chiamata e per la liberazione, ieri, di Marc Fogel, un uomo meraviglioso che ho salutato personalmente ieri sera alla Casa Bianca”. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, la Russia ha anche liberato altre tre persone detenute in Bielorussia, anche se il nome del cittadino statunitense coinvolto rimane riservato.

La telefonata con Zelensky: “Conversazione positiva”

Trump ha confermato di aver parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendo il colloquio “molto positivo”. “Ho parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La conversazione è stata molto positiva. Lui, come il presidente Putin, vuole la pace”, ha scritto Trump su Truth Social. La presidenza ucraina ha confermato il colloquio: il portavoce Sergii Nykyforov ha risposto con un “sì” ai giornalisti, mentre un collaboratore di Zelensky, Dmytro Lytvyn, ha dichiarato: “È appena terminato”.

Un passo verso la pace?

La notizia della telefonata tra Trump e Putin arriva in un momento cruciale per il conflitto russo-ucraino, che ha causato milioni di morti e sfollati. Entrambi i leader hanno espresso la volontà di lavorare insieme per porre fine alle ostilità, con Trump che ha persino citato il motto della sua campagna elettorale, “buonsenso”, utilizzato anche da Putin durante la conversazione. “Entrambi crediamo fermamente in questo motto”, ha scritto Trump, sottolineando l’impegno congiunto per una soluzione pacifica.

Il prossimo passo sarà l’avvio dei negoziati, con i team guidati dai rappresentanti nominati da Trump che inizieranno a lavorare per trovare un accordo. Resta da vedere se questa iniziativa porterà a una svolta concreta nel conflitto, ma il dialogo tra Stati Uniti, Russia e Ucraina sembra essere un primo segnale di speranza per una de-escalation.