di Enzo Marino
A poco più di un anno dall’annuncio della sua candidatura, Donald Trump salirà sul palco della convention repubblicana di Cleveland per accettare la nomination, in vista delle elezioni presidenziali statunitensi dell’8 novembre. Trump chiuderà una convention controversa, fuori dagli schemi, com’era facile prevedere vista la natura del candidato e le lotte interne al partito. Lunedì è stata la giornata del plagio di Melania Trump, martedì quella di un partito che sembrava finalmente unito, mercoledì è stata la serata del rifiuto di Ted Cruz di appoggiare la candidatura di Trump. Il mantra dell’ultima puntata, quella dopo lo strappo del senatore texano, principale rivale del miliardario alle primarie, sarà ‘Make America One Again’, rendiamo il Paese di nuovo unito. Trump, al momento, deve preoccuparsi di tenere unito il partito, seguendo il copione più semplice, che prevede di attaccare – come fatto in questi giorni – la rivale per la Casa Bianca: Hillary Clinton. Finora, il miliardario non è stato magnanimo con chi gli si è opposto nel partito, ma al momento non sembra intenzionato a rispondere duramente al discorso di Cruz, che ha liquidato su Twitter con “no big deal!”, “una cosa di poco conto”.
Ci si chiede se Trump continuerà a ‘fare il Trump’, come durante le primarie, o se alla fine sceglierà un profilo più ‘presidenziale’, che molti repubblicani attendono inutilmente da diverse settimane. Per questa sera ha preparato un discorso che, ha anticipato il suo staff, s’ispira a quello di Richard Nixon del 1968, incentrato sulla necessità di riportare l’ordine pubblico nel Paese. Prima di lui, salirà sul palco la figlia Ivanka, che lo ha spesso accompagnato in campagna elettorale ed è considerata tra i consiglieri più importanti del candidato. Secondo quanto anticipato dal padre, Ivanka metterà al centro del suo discorso la parità di genere, cercando quindi di avvicinare l’elettorato femminile a un candidato che finora ha fatto poco per piacere alle donne. Sul palco, stasera, saliranno anche la deputata Marsha Blackburn, la governatrice dell’Oklahoma, Mary Fallin, e la dottoressa Lisa Shin, di origini coreane, che fa parte della National Diversity Coalition for Trump, che riunisce i sostenitori del candidato presenti tra le varie minoranze del Paese. Nella serata che ha, come tema, quello di unire il Paese, parlerà il presidente del Comitato nazionale repubblicano, ovvero l’organo di comando del partito, Reince Priebus; previsto anche l’intervento di Jerry Falwell, presidente della Liberty University, evangelico, chiamato a unire i conservatori cristiani a sostegno di Trump. Sul palco salirà anche il miliardario Peter Thiel, cofondatore di PayPal, omosessuale e conservatore, uno dei pochi imprenditori della Silicon Valley a sostenere il candidato repubblicano.