In un discorso che ha catturato l’attenzione globale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso una nuova era di prosperità per il suo paese durante un intervento in videocollegamento al World Economic Forum di Davos.
Trump ha delineato una visione ottimistica per gli Stati Uniti, dichiarando che sotto la sua amministrazione il paese diventerà “più forte, più ricco e più unito”. Ha sottolineato che l’America non solo si riprenderà, ma segnerà l’inizio di un’epoca d’oro per l’intero pianeta, promettendo pace e prosperità attraverso politiche innovative.
Politiche economiche aggressive
Il presidente ha lanciato un monito alle aziende mondiali: “Producete negli Usa o affrontate dazi”. Ha promesso che le imprese che investono in America potranno godere delle “tasse più basse di qualsiasi nazione sulla Terra”, ma ha avvertito che chi sceglie di non farlo dovrà fare i conti con tariffe punitive. Trump ha anche accennato a una riduzione dell’aliquota fiscale aziendale al 15% per chi produce sul suolo americano.
Non sono mancate le critiche dirette. Trump ha pubblicamente rimproverato Brian Moynihan di Bank of America, chiedendo una maggiore apertura verso i conservatori, definendo l’attuale approccio “sbagliato”.
Riforme fiscali e lotta all’inflazione
Annunciando massicci tagli fiscali, il presidente ha promesso che il Congresso approverà le più grandi riduzioni fiscali della storia americana, mirate ai lavoratori e alle famiglie. Ha attaccato ferocemente l’amministrazione precedente, accusando Joe Biden di aver perso il controllo dell’inflazione, portando il paese a una crisi senza precedenti.
Sulla scena internazionale, Trump ha dichiarato la sua intenzione di abbassare i prezzi del petrolio per favorire la fine del conflitto in Ucraina, suggerendo che un calo significativo potrebbe risolvere rapidamente la situazione. Ha anche espresso il desiderio di incontrare Vladimir Putin per negoziare una soluzione pacifica.
Investimenti e relazioni internazionali
Il presidente ha parlato di enormi investimenti sauditi negli Stati Uniti, con l’intenzione di incrementarli ulteriormente. Ha inoltre chiesto ai membri della NATO di aumentare la spesa militare al 5% del PIL, rinnovando una critica di lunga data.
Trump ha respinto l’idea del Green New Deal, chiamandolo “un grande imbroglio”, e ha puntato sull’energia tradizionale per fare degli Stati Uniti una superpotenza manifatturiera e leader nell’intelligenza artificiale e nelle criptovalute.Il presidente ha lamentato un trattamento ingiusto da parte dell’UE, citando tasse e IVA come ostacoli al commercio americano. Ha descritto il rapporto commerciale con la Cina come squilibrato, ma ha espresso una buona relazione personale con il presidente Xi Jinping, sperando in una cooperazione futura per risolvere conflitti globali.