Trump: la guerra in Ucraina potrebbe finire “entro qualche settimana”. E davanti a Macron elogia Meloni: “Grande leader”

Donald Trump

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La guerra in Ucraina, che da tre anni tiene il mondo con il fiato sospeso, potrebbe giungere a una conclusione “entro qualche settimana”. A sostenerlo è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante un incontro con la stampa al fianco del presidente francese Emmanuel Macron. Le parole di Trump hanno acceso un dibattito internazionale, sollevando speranze ma anche interrogativi sul futuro del conflitto e sul ruolo che l’Europa e gli Stati Uniti potranno giocare nel garantire una pace duratura.

Trump: “Fermare la carneficina e raggiungere la pace”

Trump, noto per il suo approccio diretto e spesso controverso, ha dichiarato senza mezzi termini che è necessario “fermare questa carneficina e raggiungere la pace”. Il presidente americano ha ricordato che durante il suo primo mandato alla Casa Bianca “le guerre in Medio Oriente o in Ucraina non esistevano”, sottolineando implicitamente una differenza con l’attuale amministrazione Biden. Secondo Trump, la guerra in Ucraina è un “caos terribile” che, se non gestito correttamente, potrebbe addirittura sfociare in un conflitto globale. “Se fossi stato presidente, la guerra non sarebbe nemmeno iniziata”, ha affermato, criticando duramente l’operato di Biden.

Elogi a Meloni e il ruolo dell’Italia

Durante l’incontro con Macron, Trump ha anche trovato il tempo per elogiare la premier italiana Giorgia Meloni. “Amo l’Italia, è un Paese molto importante. C’è una donna meravigliosa come leader e oggi era nelle discussioni del G7. Penso che l’Italia stia facendo molto bene e abbia una leadership molto forte con Giorgia”, ha dichiarato. Le parole di Trump sottolineano il riconoscimento del ruolo attivo dell’Italia nel contesto internazionale, in particolare nel G7, dove Meloni si è distinta per la sua determinazione e visione politica.

La replica della Meloni è arrivata su X. “Grazie a Donald Trump per le sue parole. Italia, Stati Uniti ed Europa condividono valori e responsabilità comuni. Lavoreremo insieme per affrontare le sfide globali con determinazione e visione”.

Il ruolo dell’Europa

Uno dei punti chiave del discorso di Trump è stato il ruolo centrale che l’Europa dovrebbe giocare nel garantire la sicurezza a lungo termine in Ucraina. “L’Europa deve assumersi la responsabilità di garantire una pace duratura”, ha dichiarato, aggiungendo che un eventuale invio di truppe europee di peacekeeping potrebbe essere una soluzione praticabile. Trump ha anche assicurato che il presidente russo Vladimir Putin non avrebbe problemi ad accettare la presenza di forze di pace europee in Ucraina. “Gli ho fatto una domanda specifica e non ha obiezioni”, ha spiegato.

Anche Emmanuel Macron, al fianco di Trump durante l’incontro, ha ribadito la disponibilità degli europei a “arrivare fino all’invio di truppe” in Ucraina per verificare che “la pace venga rispettata”. Macron ha sottolineato che il coinvolgimento a lungo termine degli Stati Uniti rimane un fattore positivo, ma che l’Europa è pronta a fare la sua parte.

L’accordo sulle terre rare e il futuro dell’Ucraina

Un altro tema toccato da Trump è stato l’accordo con Kiev per lo sfruttamento delle terre rare, risorse minerarie strategiche per l’economia globale. Il presidente americano ha annunciato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà alla Casa Bianca “questa settimana o la prossima” per firmare l’accordo, definendolo una sorta di “risarcimento” per gli Stati Uniti, che hanno speso “350 miliardi di dollari per l’Ucraina”. Trump ha espresso ottimismo sulla possibilità di raggiungere un’intesa, sottolineando che gli Stati Uniti sono “molto vicini” a un accordo.

Le reazioni di Putin e il dialogo con Trump

Dal canto suo, il presidente russo Vladimir Putin ha commentato le dichiarazioni di Trump, riconoscendo la volontà del leader americano di “migliorare la situazione politica in Ucraina” e creare “le condizioni per la sopravvivenza” del Paese. Tuttavia, Putin ha anche osservato che la posizione di Trump “non è nell’interesse della Russia, ma dell’Ucraina”, aggiungendo che il presidente americano agisce con un “approccio razionale” alla situazione.

Un futuro incerto, ma con qualche speranza

Le dichiarazioni di Trump, sebbene ottimistiche, lasciano aperte molte domande. La possibilità di una fine della guerra “entro qualche settimana” dipenderà dalla capacità delle parti in conflitto di trovare un compromesso e dalla volontà della comunità internazionale di sostenere un processo di pace. L’Europa, in particolare, sembra destinata a giocare un ruolo cruciale, sia attraverso un eventuale dispiegamento di truppe di peacekeeping, sia attraverso un impegno politico ed economico a lungo termine.

Trump, da parte sua, ha ribadito la sua intenzione di incontrare Putin “al momento opportuno”, senza però fornire dettagli specifici. “Vediamo come va”, ha detto, mantenendo un tono cauto ma speranzoso. Intanto, il mondo continua a guardare con apprensione all’Ucraina, nella speranza che le parole di Trump possano tradursi in azioni concrete per porre fine a una guerra che ha già causato troppe vittime e distruzioni.