APERTURA

Trump lancia appello a Putin per la pace in Ucraina, e rafforza misure di sicurezza ai confini col Messico

In un messaggio postato su Truth Social, Donald Trump, il 47° Presidente degli Stati Uniti, ha rivolto un appello diretto al leader russo Vladimir Putin, esortandolo a porre fine al conflitto in Ucraina. “Non sto cercando di danneggiare la Russia”, ha scritto Trump, sottolineando il suo affetto per il popolo russo e il suo storico rapporto con Putin. Ha ricordato il sacrificio della Russia nella Seconda Guerra Mondiale, ma ha avvertito che, senza un accordo immediato, imporrà “alti livelli di tasse, tariffe e sanzioni” sulle esportazioni russe verso gli Stati Uniti e altri paesi.

Il respingimento

“Facciamo in modo che questa guerra, che non sarebbe mai iniziata se io fossi stato Presidente, finisca! Possiamo farlo con le buone o con le cattive – e le buone sono sempre meglio. È ora di ‘fare un accordo’. Non si devono perdere altre vite!!!” ha dichiarato Trump con fermezza. Sul fronte interno, il Presidente ha firmato un ordine esecutivo di grande impatto, che ordina il respingimento e la deportazione immediata di tutti i migranti che entrano illegalmente negli Stati Uniti attraverso il confine con il Messico. L’ordine esecutivo, pubblicato sul sito ufficiale della Casa Bianca, autorizza “tutte le azioni necessarie per respingere, rimpatriare e rimuovere immediatamente gli stranieri illegali lungo il confine meridionale”.

In risposta a questa “emergenza nazionale”, il Dipartimento della Difesa ha annunciato un significativo rafforzamento della sicurezza al confine con l’invio di ulteriori 1.500 soldati. Robert Salesses, Segretario alla Difesa facente funzioni, ha delineato un piano che include l’aumento di truppe di terra, elicotteri e analisti di intelligence per migliorare il rilevamento e il monitoraggio. Il Dipartimento fornirà anche supporto logistico per i voli di espulsione e contribuirà alla costruzione di barriere fisiche per la sicurezza del confine.

Sul piano internazionale, Trump ha anche ordinato il reinserimento degli Houthi dello Yemen nella lista delle organizzazioni terroristiche straniere, in risposta agli attacchi contro navi americane e infrastrutture civili nel Medio Oriente. Questa mossa mira a tagliare i fondi ai ribelli sostenuti dall’Iran, offrendo al Dipartimento del Tesoro maggiore autorità per imporre sanzioni. Questi sviluppi evidenziano una politica estera e di sicurezza interna di Trump caratterizzata da una reazione rapida e decisa alle crisi globali e nazionali, con un chiaro messaggio agli avversari e agli alleati: l’azione sarà immediata e risoluta.

Pubblicato da
Eleonora Fabbri