di Giuseppe Novelli
Quindi ha puntato il dito contro “l’organizzazione di Gulen, che è un’organizzazione terroristica e voi dovete essere orgogliosi di aver combattuto per la libertà e l’indipendenza della Turchia”. Al premier Binali Yildrim il compito di smorzare i torni in riferimento alle centinaia di arresti ed epurazioni, soprattutto nel pubblico e nell’esercito, portate avanti dal governo: “Non agiremo con una motivazione di vendetta ma dentro lo stato di diritto”. E’ l’ultima manifestazione gigante pro-democrazia e che marca l’apoteosi di tre settimane di mobilitazione popolare, in risposta all’appello del potere dopo il tentato golpe dello scorso 15 luglio. In piazza anche quasi tutti i dirigenti politici, il distretto di Yenikapi è stato invaso da una marea umana animata da bandiere rosse turche. Una fonte ha indicato all’Afp che tutto è stato organizzato per accogliere fino a 3 milioni di manifestanti. Secondo la stampa, sono state preparate 2,5 milioni di bandiere e 3 milioni di bottiglie d’acqua. Tutti i trasporti – metro, bus e traghetti – sono stati resi gratuiti per incoraggiare l’affluenza. E non ultimo, sono stati mobilitati 15mila agenti per la sicurezza, (Con fonte Afp)