Sparatoria all’Università, Ricercatore uccide 4 persone e finisce in manette

5 aprile 2018

Un ricercatore dell’Università Osmangazi nella città turca di Eskisehir ha aperto il fuoco nel campus e ha ucciso quattro persone, tre dipendenti della Facoltà di Scienze dell’Educazione. L’assalitore è stato arrestato dalla polizia. Il rettore dell’università, Hasan Gonen, ha confermato l’identità degli uccisi: il vicepreside Mikail Yalcin, il segretario di facoltà Fatih Ozmutlu, l’assistente ricercatore Yasir Armagan e il lettore Serdar Caglak. L’interrogatorio farà emergere le motivazioni dell’attacco: se si tratta semplicemente di ragioni personali, oppure se legate a eventuali motivi politici, nella prima fase dopo la strage niente viene escluso dai media turchi.

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All’origine della sparatoria ci sarebbero dissidi personali tra l’attentatore, il dottorando Volkan Bayar, e altri membri della facoltà di Scienze dell’Educazione, in particolare il preside, che sarebbe stato l’obiettivo principale dell’attacco ma non si trovava sul posto. Lo stesso rettore dell’ateneo ha definito Bayar come una “persona problematica”. L’attentatore era anche sotto indagine amministrativa dell’università per aver accusato diversi colleghi di legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen, motivazione con cui centinaia di docenti sono stati allontanati dalle università in Turchia dopo il fallito putsch del luglio 2016. L’agenzia di stampa Dogan ha aggiunto che l’attacco ha scatenato il panico nel campus, quando studenti e insegnanti hanno assistito o sentito l’eliminazione in sequenza degli obiettivi.

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