Se il 2013 per il settore crocieristico italiano si è presentato difficile per il protrarsi della crisi, il 2014 promette non pochi elementi di complessità. Bastano due percentuali: si prevede un -6,9% passeggeri e -8,8% di navi. Da questo contesto sembra tirarsi fuori il porto di Palermo per il quale, anche per quest’anno, si prevede un trend positivo: previsti 200 approdi (190 nel 2013) e quasi mezzo milione di passeggeri 490.000 (450 mila nel 2013), cifre che portano lo scalo siciliano a registrare un 5% in più. Numeri che, secondo l’Autorità portuale di Palermo, sono frutto di una politica che punta sempre più alla destagionalizzazione. In particolare, Costa Crociere raddoppierà le sue visite in città, passando dalle 34 toccate del 2013 alle 61 di quest’anno, anche con navi di stazza superiore. In funzione di nuove esigenze, e per potenziare le infrastrutture al servizio delle crociere, nello scalo palermitano sono stati avviati cantieri di lavoro per oltre 28 milioni di euro. Secondo il commissario straordinario dell’Autorità portuale, Vincenzo Cannatella, “la chiave per il futuro sta nel connubio tra bellezze storiche, archeologiche e paesaggistiche, che abbiamo in abbondanza e che rappresentano il principale fattore di attrazione e di successo del settore crocieristico, e la capacità del nostro porto di trasferire alla città e ai territori turisti e ricchezza”. In sintesi, “turismo ed economia del mare possono contribuire a rimettere in piedi la nostra economia”.
